Roma, Tribunale del Riesame: politici spiati, Occhionero resta in carcere

Roma, Tribunale del Riesame: politici spiati, Occhionero resta in carcere
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Giovedì 28 Dicembre 2017, 23:22 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 16:49
Resta in carcere Giulio Occhionero, l'ingegnere romano accusato, insieme alla sorella Francesca Maria, di aver organizzato una presunta operazione di cyberspionaggio in danno di politici e personaggi influenti. L'ha stabilito il Tribunale del riesame, a quasi un anno di distanza dall'arresto, avvenuto il 9 gennaio. E' stata respinta, in sede di Appello, l'istanza presentata dal difensore dell'indagato, l'avvocato Stefano Parretta.

Mentre i fratelli Occhionero sono a processo per avere tentato di violare indirizzi mail riconducibili a siti istituzionali e personaggi politici, il pm Eugenio Albamonte ha aperto una nuova inchiesta a loro carico, in cui si ipotizza anche lo spionaggio politico.
Nel secondo filone, i due sono accusati di aver carpito, dal 2004, oltre tre milioni e mezzo di mail e di avere spiato seimila persone. «La decisione del Riesame ci amareggia - afferma l'avvocato Parretta - perché, a quasi un anno dall'arresto e con un processo oramai avviato verso la conclusione, la decisione di lasciare Occhionero in carcere appare del tutto incomprensibile. Una forma di accanimento forse legata al fatto che il mio assistito non ha mai voluto collaborare con gli inquirenti che ha, anzi, denunciato alla Procura di Perugia».
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