«Gli attuali 50 ospiti - continua Cri Roma - da quanto ne sappiamo, saranno ricollocati dal Comune in altri centri d'accoglienza della città.
Dalla fine del 2017 il presidio umanitario che, inizialmente, aveva ospitato migranti in attesa di ricollocamento europeo presenti sul territorio romano e fuori dal circuito formale dell'accoglienza, è diventato un centro per persone fragili e senza dimora inviate dalla Sala Operativa Sociale del Comune - sottolinea la Cri di Roma - La stessa composizione attuale delle persone ospitate, infatti, è di persone provenienti da vari Paesi, comunitari e non, di nuclei familiari con minori e anche di persone italiane. Quella del Presidio Umanitario di Via del Frantoio, sottolinea Cri Roma, è stata un'esperienza importante sia sul profilo umanitario che nella gestione dell'accoglienza sul territorio romano, un aspetto che ci auguriamo rimanga tra le priorità della nostra città».
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