Roma, americano ucciso: «Galioto ha annegato altri due ragazzi»

Roma, americano ucciso: «Galioto ha annegato altri due ragazzi»
di Adelaide Pierucci
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Martedì 19 Luglio 2016, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 14:36

«I toscani ogni tanto andrebbero annegati. Io ne ho annegati due perché non pagavano un debito». Massimo Galioto, il punkabbestia romano in carcere con l'accusa di omicidio per aver spinto nel Tevere il diciannovenne del Wisconsin Beau Solomon, mesi prima della stessa sorte di un artista di strada pistoiese e suo amico, Federico Carnicci ripescato nel luglio 2015, avrebbe fatto questa rivelazione a un altro ragazzo del giro di Ponte Garibaldi, divenuto teatro di morti misteriose. Una testimonianza rilasciata in occasione della sparizione dell'artista di strada toscano, ma che si riferiva a un racconto di mesi prima, è ieri finita agli atti del pm Francesco Scavo che sta valutando da giorni la riapertura del caso.

 
LA PROVA
E' stato il legale della famiglia del giovane, l'avvocato Carmine De Pietro, a sottoporla al magistrato insieme ad un'altra testimonianza chiave. Quella di un ragazzo che ha riferito di aver saputo da Carnicci che aveva avuto delle liti con Galioto e Jacub, un altro vicino di tenda, nella piccola baraccopoli di punkabbestia sulla battigia del Tevere, perché avrebbero tentato di appropriarsi di suoi oggetti, in particolare di un telefonino. Il legale, nell'istanza di riapertura delle indagini, depositata formalmente ieri, ha sottolineato anche le contraddizioni tra testimoni. Come le dichiarazioni della fidanzata di Galioto che avrebbe riferito di aver dormito la notte in cui Carnicci si inabissò nel Tevere. Versione smentita da un testimone.

SUL TEVERE
Il legale ha anche sollecitato l'interrogatorio di Galioto, mai ascoltato che pure era sul posto. «Nella nottata odierna», aveva rifertito al commissariato Carlo Laganà subito dopo la sparizione dell'artista di strada «mi sono accorto che il nostro amico Federico Carnicci si era gettato nel Tevere. Assieme al mio amico Massimo Galioto siamo riusciti ad afferrarlo e a farlo uscire. Poi ci siamo rimessi a dormire. Quando ci siamo svegliati, mi sono accorto che Federico non stava dormendo nel sacco a pelo e non era neanche nei paraggi». Jacub, ventenne polacco, invece aveva fornito un'altra versione: «Sono stato svegliato alle 4 di notte dalle grida di un ragazzo in acqua, che poi ho riconosciuto come Carnicci. Annaspava. Mi sono gettato nel fiume per soccorrerlo senza riuscirci». Il caso di Carnicci è tornato alla ribalta dopo la morte dello studente americano, annegato nello stesso tratto. E sempre in presenza di Galioto, secondo alcuni testimoni. Allora però nessuna telecamera riprese la scena. Dopo la morte di Beau la fidanzata di Galioto è stata insultata su facebook affinché parlasse. Post ora agli atti del pm.

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