Roma, tangenti per pilotare sentenze amministrative: indagato magistrato

Roma, tangenti per pilotare sentenze amministrative: indagato magistrato
di Michela Allegri
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Lunedì 23 Ottobre 2017, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 13:05
Il magistrato del Consiglio di Stato Nicola Russo è indagato per concorso in corruzione in atti giudiziari. Questa mattina la sua abitazione è stata perquisita dai finanzieri del Gico. Russo è finito sotto inchiesta insieme a due imprenditori (anche loro perquisiti) Ezio Bigotti del gruppo Sti e Sergio Giglio di Antas srl. Al centro dell'inchiesta dei pm Luca Tescaroli, Stefano Fava e Giuseppe Cascini, il pagamento di tangenti per pilotare un arbitrato contando sulla presenza in commissione dell'avvocato Orazio Russo (padre di Nicola) in qualità di presidente.

Tra  indagati c'è anche un avvocato, Piero Amara. Che avrebbe fatto da intermediario. Si tratta dello stralcio di un'indagine più ampia, In cui si procede per corruzione, finanziamento illeciti ai partiti, e una serie di violazioni tributarie, e nella quale è coinvolto anche Maurizio Venafro: secondo i pm avrebbe «percepito 72 mila euro da società riconducibili all’imprenditore Fabrizio Centofanti (anche lui indagato), espressioni della Energie Nuove Srl, in concorso con Amara, titolare di Dagi Srl».
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