Roma, stop a bivacchi e docce nelle fontane storiche: multe di 240 euro

Roma, stop a bivacchi e docce nelle fontane storiche: multe di 240 euro
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Lunedì 12 Giugno 2017, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 13:08

Mettere un freno ai bivacchi nei pressi delle fontane storiche di Roma. Con questo obiettivo la sindaca Virginia Raggi ha firmato un'ordinanza che vieta, di fatto, di consumare cibi, bagnarsi, arrampicarsi o sedersi sui marmi delle fontane artistiche di Roma. Pena una multa fino a 240 euro. I luoghi 'protettì vanno da Fontana di Trevi, meta ogni giorno di moltitudini di turisti da ogni parte del mondo, alla Barcaccia sfregiata qualche anno fa da alcuni tifosi dei Feyenoord, squadra olandese, in trasferta.

 

«La bellezza di Roma deve essere rispettata da tutti. Per questo ho firmato un'ordinanza: non tolleriamo episodi contrari alle regole di decoro urbano e vogliamo tutelare il patrimonio storico, artistico e archeologico di Roma», ha spiegato su Facebook la sindaca. L'ordinanza per il Campidoglio si è resa necessaria «per impedire che si verifichino episodi contrari alle regole di decoro urbano e garantire adeguata tutela del patrimonio storico, artistico e archeologico di Roma Capitale», spiegano da Palazzo Senatorio. I divieti riguardano le fontane di particolare interesse storico, artistico e archeologico «inclusi i loro basamenti e le relative aree di pertinenza». Per i trasgressori è prevista una sanzione da un minino di 40 ad un massimo di 240 euro. Il provvedimento sarà in vigore nel periodo estivo, fino al 31 ottobre, e servirà a scoraggiare chi per combattere il caldo scambia le antiche mostre d'acqua, vere opere d'arte, per piscine.

È vietato dunque bivaccare, consumare alimenti o bevande, ma anche sedersi, arrampicarsi, lavare animali e indumenti, fare bere animali. Sanzionabile anche il comportamento di chi vi verserà liquidi o getterà qualsiasi oggetto ad eccezione del tradizionale lancio di monetine. La lista delle fontane interessate dall'ordinanza di tutela firmata dalla prima cittadina è lunga. Si va dalla Fontana di Trevi alla Barcaccia di Piazza di Spagna, dalle fontane di Piazza di Navona (Quattro Fiumi, del Moro e del Nettuno) a quelle di piazza del Popolo (dei Leoni, del Nettuno e della Dea Roma). Interessate dal divieto anche fontane che si trovano nelle zone della movida prese d'assalto nelle serate estive: la Fontana dei Catecumeni in piazza della Madonna dei Monti, la Fontana dell'Acqua Paola a piazza Trilussa, la Fontana di piazza Santa Maria in Trastevere, la Fontana di Campo dè Fiori. Elencate nel provvedimento anche altre famose fontane di Roma come la Fontana del Tritone in piazza Barberini, la Fontana della Navicella, le Fontane dei due Mari in piazza Venezia, la Fontana in piazza dell'Aracoeli, la Fontana delle Naiadi in piazza della Repubblica, Fontana della Dea Roma in piazza del Campidoglio e la Fontana Mostra dell'Acqua Paola in via Garibaldi che i romani conoscono come il Fontanone.

Molte di queste statue sono state realizzate da importanti scultori e architetti: quelle dei Quattro Fiumi in Piazza Navona e del Tritone in piazza Barberini da Gianlorenzo Bernini, la Barcaccia da Pietro Bernini (padre di Gianlorenzo), quella dei Leoni in Piazza del Popolo da Valadier. Per il Codacons l'atto della sindaca è «giusto in linea di principio ma impossibile da far rispettare». «Servirebbe un dispiegamento di agenti delle forze dell'ordine presso tutte le fontane storiche della città, risorse di cui la capitale non dispone - commenta il presidente Carlo Rienzi - Anche in caso di erogazione della sanzione da 240 euro, sarà estremamente difficoltoso se non impossibile procedere alla reale riscossione della multa nei confronti dei turisti che risiedono all'estero».

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