“Questo non è un paese per vecchie”
la chirurgia estetica diventa humor

“Questo non è un paese per vecchie” la chirurgia estetica diventa humor
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Marzo 2017, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 16:58
ROMA - "Questo non è un paese per vecchie". E' lo spettacolo teatrale, pensato per la Festa della Donna, in scena al Teatro Sala Uno, in piazza di Porta San Giovanni 10, a Roma da oggi 8 marzo fino a sabato 12 marzo. Scritto e interpretato da Anastasia Astolfi, è la battaglia contro il tempo, l'ansia dell'invecchiamento esteriore che non collima con le pulsioni e la vitalità che ogni donna si porta dentro fino a un'età lontana. Lo spettacolo si snoda su appunti e riflessioni di un chirurgo estetico, Giulio Basoccu, che osserva la donna e che agisce frenando il tempo che passa - ma solo per un po’ - diventano “Questo non è un paese per vecchie”.

«Lo spettacolo teatrale pone il suo accento sulla discriminazione, di genere e anagrafica, e si domanda come poter vivere e sopravvivere in un mondo in cui l'invecchiamento è diventato il nuovo tabù, dentro una società assatanata dal demone dell’eterna giovinezza e di tutti i suoi derivati: costante e possibilmente crescente efficienza, prestanza, potenza - afferma Anastasia Astolfi - I vecchi in generale e in particolare le vecchie  non piacciono perché sono la prova provata della falsità di questo mito e perché inchiodano tutti quanti alla rappresentazione anticipata della futura realtà».

«Lo spettacolo con humor dissacrante e cinico tenta di rappresentare un universo composto da donne di varie età e classe sociale dando vita ad un'antologia tutta al femminile, creando un punto di vista spudorato e liberissimo su ciò che può rappresentare il segno che lascia su di noi il tempo. Io faccio di professione il chirurgo estetico e dico sempre: ciò che non deve mancare in una donna che entra nel mio studio è la consapevolezza di voler cambiare il proprio corpo. Finchè c’è totale consapevolezza e non obbligo di aderire a uno stereotipo femminile imposto allora la chirurgia estetica può dare una mano a sentirsi meglio con se stessi e con il mondo», afferma Giulio Basoccu. Lo spettacolo è il primo evento promosso della Secondo Cuore Onlus di cui Basoccu è presidente.

La Onlus nasce con l'intento di sostenere dal punto di vista chirurgico e non solo tutte quelle donne che hanno un disagio estetico, inteso quale conseguenza di una malformazione fisica congenita o sopravvenuta, di infortunio o violenza, o semplicemente la non accettazione del proprio aspetto per un inestetismo molto importante che crea impossibilità di vivere una vita sociale. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto alla Secondo Cuore Onlus.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA