Roma, blitz al parco delle Valli: sgomberata la favela dei roghi tossici

Roma, blitz al parco delle Valli: sgomberata la favela dei roghi tossici
di Laura Bogliolo
3 Minuti di Lettura
Sabato 14 Aprile 2018, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 08:41


Sette tonnellate di rifiuti, 25 baracche, un immenso tappeto di immondizia che sfiora il parco giochi dei bimbi. Parco delle Valli, riserva naturale dell'Aniene, a ridosso di via Val d'Ala. «Da un decennio combattiamo con l'accampamento rom nel canalone, noi vittime di roghi tossici, incendi che lambiscono i palazzi, furti e degrado». Resta la rabbia nelle parole dei residenti di Montesacro dopo lo sgombero del maxi accampamento che si estendeva dal Ponte delle Valli a via dei Prati Fiscali, parallelamente alla ferrovia.
 

 


Sul posto ieri gli agenti del Pronto Intervento Centro Storico (Pics), Sicurezza Pubblica Emergenziale (Spe) e III Nomentano sotto gli ordini del neo comandante del Corpo della Polizia Municipale Antonio Di Maggio, su impulso dell'amministrazione. Lo scorso agosto un maxi incendio divampò dalle baracche, minacciando le abitazioni: il Ponte delle Valli venne chiuso causando un ingorgo per ore.
  
PROTOCOLLI CON I MUNICIPI
Il Comando dei vigili sta elaborando dei protocolli con i 15 Municipi per definire un piano di sgomberi in base alla gravità delle situazioni. Nella lista ci sono: il Parco di San Gregorio al Celio (ora nessuno chiude i cancelli la notte ed è preda degli sbandati), villa Ada, il palazzetto storico di villa Leopardi ex sede dei vigili del II Municipio, via Romeo Romei (dietro piazzale Clodio), via della Cerquetta (La Storta). «La situazione era diventata insostenibile - dice Laura Infante, del comitato di quartiere Le Valli - Conca d'Oro - si lavavano, facevano i bisogni in strada, rovistavano nei cassonetti: c'erano continuamente roghi tossici, abbiamo presentato due esposti in Prefettura».

RABBIA TRA I RESIDENTI
Oltre 50 metri cubi di lamiere, materassi e rifiuti trovati nel Parco delle Valli sono stati conferiti in discarica e le operazioni di bonifica dovranno proseguire addirittura fino a mercoledì. Sono state trovate anche bombolo di gas. «I nomadi torneranno presto» borbottava ieri Mariagrazia, residente da 20 anni.
Un gruppo di rom per tutto il pomeriggio si è appostato poco distante dal canalone, nei giardini di via Val Padana, che recentemente il comitato di quartiere ha ripulito a proprie spese.

I COSTI E IL PROGETTO
La bonifica di ieri è costata circa 100 mila euro «più di quanto costerebbe il progetto elaborato 10 anni fa: riempire il canalone per non farli più tornare, ma ci sono vincoli ambientali e problemi burocratici» ha aggiunto Infante. C'è anche il problema della mancata manutenzione del verde: nel III Municipio restano solo tre operai del Servizio giardini e uno ha 60 anni. «Più l'erba cresce, più riescono a nascondersi» dicono i residenti. «Inaccettabile che i villaggi abusivi possano nascere sotto le finestre dei residenti che devono subire i roghi tossici» il commento di Manuel Bartolomeo, ex consigliere municipale.

laura.bogliolo@ilmessaggero.it
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA