Sono trascorsi sette anni da quando la coppia di fidanzati si era appartata in un luogo isolato dei giardini di Castel Sant'Angelo, proprio davanti ad una stazione dei carabinieri. Seduti su una panchina, i due, incuranti del freddo invernale, alle quattro di pomeriggio avevano dato sfogo al loro libero amore, svestendosi parzialmente per consumare un rapporto sessuale.
Un'anziana però assistito alla scena dal balcone della sua abitazione e aveva quindi avvisato i carabinieri. Così un militare dell'arma era andato a verificare la situazione e aveva confermato ciò che telefonicamente la signora aveva comunicato. Quindi aveva avvertito una pattuglia che, dopo essersi recata sul posto, aveva sorpreso i due giovani, seduti vicini, lui con i pantaloni sbottonati e lei con la gonna malconcia. La vicenda era dunque finita tra le aule del tribunale penale romano e ieri i due sono stati condannati.
«Ricorreremo in appello - ha affermato l'avvocato che difende la coppia, Marco Lombardi - il carabiniere ha appurato i fatti da una distanza eccessiva. Ad ogni modo trovo che sia incredibile processare due amanti, quando quotidianamente assistiamo a crimini ben più gravi».
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