Roma, flop rimozioni: cancellate due su tre per mezzi insufficienti

Roma, flop rimozioni: cancellate due su tre per mezzi insufficienti
di Camilla Mozzetti
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Venerdì 9 Giugno 2017, 08:10


Un tempo esistevano le rimozioni dei veicoli, scandite da quei carri color giallo canarino che senza troppo tergiversare si portavano via le auto ferme in zone di Roma dove il parcheggio è vietato. Vale a dire le fermate dei bus, i posti riservati ai disabili, gli ingressi dei garage ma anche le aree pedonali. Il sistema che il Campidoglio garantiva, attraverso il contratto con il Clt, il consorzio laziale traffico, si è poi interrotto nel novembre 2015. Sarebbe dovuto partire un bando ma è rimasto sospeso, complice anche la caduta dell'amministrazione di Ignazio Marino e le elezioni che hanno portato in Campidoglio il Movimento 5 Stelle. Da due anni, al netto dei motivi più o meno leciti e comprensibili, le rimozioni delle auto selvagge sono tuttavia diventate un miraggio.

I NUMERI
Basta confrontare i numeri di ieri con quelli di oggi per rendersi conto della situazione. In media, nel 2015 si garantivano fino a 150 rimozioni al giorno, (70 interventi giornalieri di media) che fruttavano alla Clt un incasso medio mensile di 300 mila euro di cui il 2% (6 mila euro ogni 30 giorni, 72 mila euro l'anno) finiva al Campidoglio.

Come va, invece, oggi? Sono i dati del Comando generale della polizia locale a dirlo: nel 2016 sono stati compiuti 10.029 interventi, circa 27 ogni giorno. Nel dettaglio, 1.364 hanno riguardato rimozioni a vista, quelle cioè compiute spostando il veicolo dall'area vietata, 473 hanno interessato restituzioni sul posto senza che l'auto, pur in presenza del carroattrezzi, fosse portata via e 8.192, infine, gli interventi con rimozioni in deposito. La differenza con il passato è abissale: sono saltati più del 50% delle rimozioni. E sia chiaro non perché non ci siano più automobilisti indisciplinati e sulle strade della Capitale sia tornato un ordine che fa rabbrividire la compostezza delle città svizzere. Ma soltanto perché mancano i carroattrezzi in forza a Roma Capitale. Due anni fa, l'allora comandate generale dei vigili, Raffaele Clemente, decise di non convalidare la gara d'appalto vinta dal Clt in ragione del fatto che due società consorziate, aggiudicatarie in via provvisoria, risultarono responsabili di violazioni fiscali accertate da un controllo dell'Agenzia delle Entrate. Doveva partire un nuovo bando che però non è mai arrivato.

IL CAMBIO
Ora l'amministrazione di Virginia Raggi ha annunciato, per voce dell'assessore alla Mobilità, Linda Meleo, il ritorno del servizio attraverso un affidamento provvisorio in house ad Atac. Più banalmente, dal prossimo autunno stando alla previsione dell'assessore sarà la partecipata dei trasporti a occuparsi delle rimozioni. Nel frattempo la polizia locale, che ha sempre continuato a emettere le contravvenzioni ai veicoli che sostano in zone vietate, con sanzioni variabili dai 41 ai 169 euro, può far ricorso ai mezzi di Italsoccorso, «un consorzio di imprese spiega il vice comandante Antonio Di Maggio che gestisce i sequestri civili e penali per conto della Prefettura e che non devolve nulla al Comune». Nei primi quattro mesi del 2017 il numero degli interventi è quasi raddoppiato rispetto a quelli compiuti nello stesso periodo del 2016 passando dai 2.926 di un anno fa ai 4.700 del primo quadrimestre di quest'anno. Ciononostante, resta comunque ampio il dislivello con le performance raggiunte nel 2015 e negli anni precedenti. Per la gioia di chi, parcheggiando alla fermata del bus, è certo che potrà scamparla solo con una multa.

 

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