Roma, caos sciopero: passeggeri metro A occupano i vagoni e obbligano il treno a ripartire

Roma, caos sciopero: passeggeri metro A occupano i vagoni e obbligano il treno a ripartire
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Venerdì 17 Aprile 2015, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 08:56

Convoglio della metro A occupato dai passeggeri infuriati poco prima delle 8.30. Stipati come sardine, i viaggiatori non hanno per nulla accolto l'annuncio di scendere dai vagoni che di fatto ha interrotto alla stazione Arco di travertino la corsa al capolinea Battistini.

Così al grido "Occupiamo il treno" i passeggeri hanno inveito contro l’autista uscito dalla cabina per adederire allo sciopero che effettivamente iniziava alla 8.30.

La prassi e il rispetto per i passeggeri vogliono che in realtà i convogli raggiungano il fine corsa. Così l’autista, mentre accorrevano le guardie giurate, dopo quasi un quarrto d’ora è stato convinto a risalire a bordo e a proseguire la corsa mentre i viaggiatori rumoreggiavano sempre di più. Secondo alcuni di loro, la vigilanza privata avrebbe in realtà ”scortato” alla cabina un altro autista. Ad ogni modo la tensione è stata altissima e ha coinvolto centinaia di viaggiatori, molti dei quali, esasperati per il ritardo accumulato nel tragitto per raggiungere il lungo di lavoro o di studio, hanno lasciato la metro per poi scoprire, come temevano, che non viaggiavano anche gli autobus. Così alcuni si sono organizzati per dividere le spese del taxi. Davvero un pessimo modo per iniziare la giornata.

LA RICOSTRUZIONE

Sarebbe stato un messaggio inviato ai macchinisti dalla centrale di controllo della metro A ad ordinare al treno di fermarsi ed evacuare il convoglio invece di completare il tragitto fino a Battistini. Poco dopo la partenza, all'interfono del macchinista è arrivato infatti l'annuncio «avviso a tutti i treni, da questo momento il servizio è fermo, si prega di evacuare tutti i treni». In una registrazione audio si sente il macchinista replicare: «Come faccio a tornare indietro? Questi me menano». Una circostanza confermata dal segretario regionale del Sul, uno dei sindacati, insieme all'Ugl, che hanno indetto lo sciopero: «Quanto accaduto non è colpa dei macchinisti - dice Renzo Coppini, segretario Sul - L'ordine di fermare il treno, per motivi che non sappiamo, è arrivato al macchinista dalla centrale di controllo. A quel punto lui non ha potuto fare altro che fermarsi».

LA TESTIMONIANZA

La notizia della "rivolta" ad Arco di Travertino ha spinto Federica Raho ad aggiungere sulla paginae Facebook del Messaggero: "Siamo stati invitati ad abbandonare il treno alla stazione Barberini in quanto non si poteva proseguire.

Dopo minuti concitati, nei quali cercavano tutti soluzioni alternative e la gente oramai era quasi uscita dalla stazione, siamo stati invitati a risalire sul treno in quanto si sarebbe rimesso in marcia a breve. Conseguenza? La gente si è messa a correre per risalire sul treno ormai stracolmo dei vecchi e dei nuovi passeggeri. Io credo di aver spinto i più lenti per superarli. Ma io dico: se i treni non vengono fatti partire o non si fanno arrivare a destinazione, si devono chiudere i cancelli fuori. Finchè si fa timbrare il biglietto all'ingresso, il servizio deve essere garantito. Possibile poi che si debba scioperare una volta al mese? Mi sembra un tantino esagerato. O no?"

E un'altra pendolare ha scritto a ladenuncia@ilmessaggero.it

"Vergogna... Mi viede da dire solo questo... Vergogna. Siamo allo sbando più completo. Come sempre accade, la settimana che culmina con il solito sciopero del venerdì è sempre una odissea per la metropolitana. Stranamente ci sono guasti (quanti questa settimana), ritardi (in ore di punta oltre 5 minuti per la Linea A e 8 per la B), tempi di percorrenza allungati, come se si volesse in ogni modo anticipare lo sciopero. E come sempre, il giorno dello sciopero, i disagi cominciano ben prima dell'orario programmato, per concludersi con minimo due ore di ritardo. Ma nessuno vigila (potrebbe configurarsi il reato di interruzione di pubblico servizio). E noi utenti paghiamo. Coì come subiamo il fatto di aver chiuso il servizio alle 21.30; ma a noi che abbiamo pagato anticipatamente per un servizio che è ridotto rispetto a quando abbiamo stipulato l'abbonamento, chi ci rimborsa? E poi si parla di Giubileo, di Olimpiadi. Ma di cosa stiamo parlando? Nelle normali condizioni di tutti i giorni (se di normali si può parlare!) i turisti divertiti fanno più foto alle affollatissime banchine delle nostre due misere metropolitane che al Colosseo. Ma ci vogliamo far ridere in faccia ancora di più? Comunque ho deciso. Una volta scaduto l'abbonamento non lo rinnoverò. Faro come tanti (troppi) che non pagano; tanto i controlli sono inesistenti, il servizio è scadente... ma che mi importa. Tanto poi, in caso di verifica, basta mostrare una tessera; avendo la faccia da brava persona, come mi è stato detto, nessuno va a controllare che sia scaduta. Con perenne Insoddisfazione, Vi saluto" (E.M.).

LE ADESIONI

Metro e ferrovie a meta e 43% delle corse soppresse. È questo il quadro che emerge, secondo l'assessorato capitolino alla Mobilità, dallo sciopero del trasporto pubblico che ha interessato oggi Roma. "In relazione allo sciopero proclamato dalle sigle sindacali Ugl Autoferrotranvieri e Sul alle ore 10.30 - spiega una nota dell'assessorato - risultava soppresso il 100% delle corse sulle Linee A e C della metropolitana; il 27,8% delle corse sulla Ferrovia Roma-Lido, il 4,1% delle corse della Linea B della metropolitana e il 3% delle corse della Ferrovia Roma-Giardinetti". "Complessivamente - spiegano -, su 255 corse programmate ne risultavano soppresse 110, pari al 43,1% del servizio previsto. Tali effetti sono stati determinati dall'adesione allo sciopero di 82 lavoratori su un totale di 560 addetti in servizio, con una percentuale del 14,6% di aderenti. Per quanto riguarda il trasporto su gomma hanno aderito allo sciopero 400 operatori di esercizio su una forza lavoro in turno di 1336 addetti (29,9%)".

LE MODALITA' DELLO SCIOPERO

Sciopero dei mezzi pubblici di 24 ore e corteo degli antagonisti nel centro di Roma. Quello di oggi rischia di essere l’ennesimo venerdì nero per il traffico capitolino. Dalle ore 8.30 alle 17 e dalle ore 20 a fine servizio non sono garantite le corse di autobus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Giardinetti e Roma-Viterbo per la protesta indetta dall’Ugl. Già nella notte di ieri Atac non ha potuto garantire le corse delle linee notturne da N1 a N27 e della linea 913. Stanotte invece sono a rischio le corse della metro B/B1 e delle linee MA1-MA2-8-115-301 e 913.

Per quanto riguarda Roma Tpl, le linee dei bus periferici oggi è previsto lo sciopero di 24 ore, con rispetto delle fasce di garanzia, indetto dalla sigla sindacale Faisa-Cisal, dalle ore 8.30 alle 17 e dalle ore 20 a fine servizio sono a rischio le corse bus. Sul fronte manifestazioni, dalle 16 alle 20, un corteo degli antagonisti sfilerà da Porta Pia, dove ha sede il ministero per le Infrastrutture, fino a piazza Santi Apostoli attraversando, tra gli altri, viale del Policlinico, piazza dei Cinquecento, i Fori Imperiali e piazza Venezia.

LA SITUAZIONE

A causa dello sciopero del trasporto pubblico locale, sono chiuse a Roma la metro A e la metro C. Lo comunica Roma Servizi per la Mobilità. Risultano regolari invece la metro B-B1 e la Roma-Viterbo. Attive con possibili riduzioni di corse la Roma-Lido e la Termini-Giardinetti.

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