E' stato ritrovato il quadro rubato nei giorni scorsi nella Chiesa Nuova, nel centro storico di Roma e denunciato un restauratore. I Carabinieri della Stazione San Pietro, in collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, hanno recuperato il quadro del Sacro Cuore di Gesù del pittore Pietro Gagliardi, realizzato nel 1865 e rubato una settimana fa nella Chiesa Nuova. Un restauratore romano di 46 anni, già noto alle forze dell'ordine, che era subito finito nel mirino dei carabinieri, è stato denunciato per furto e ricettazione. Questa mattinta, nella sede della stazione carabinieri di Roma San Pietro, il dipinto è stato mostrato per il riconoscimento al parroco della chiesa in attesa della restituzione dopo il dissequestro.
Sentendosi ormai scoperto, il restauratore si è presentato spontaneamente ai carabinieri, consegnando la tela e assumendosi la responsabilità del furto. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia San Pietro in collaborazione con quelli del reparto operativo del comando tutela patrimonio culturale sono scattate immediatamente dopo il furto. Gli investigatori hanno vagliato le immagini delle telecamere di videosorveglianza della chiesa, di quelle in strada e effettuato rilievi per isolare le impronte lasciate dal ladro.
Il ladro e ricettatore del dipinto "Sacro cuore di Gesù" è stato consegnato alla giustizia. Ringrazio i @_Carabinieri_ per aver restituito il quadro rubato alla Chiesa Nuova di Roma. pic.twitter.com/WXKCr7G9UY
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 11 aprile 2018
I sospetti si sono fin da subito concentrati sull'uomo, una vecchia conoscenza dei carabinieri della stazione San Pietro guidata dal maresciallo Salvatore Friano. Il restauratore già due anni fa aveva rubato un Sacro cuore del Gesù in un'altra chiesa ed era stato arrestato in flagranza. Durante una perquisizione nella sua abitazione sono stati recuperati anche altre opere artistiche di sospetta provenienza. Tra queste un candelabro risultato rubato a febbraio nella chiesa di Santa Maria in Aquiro. Sono in tuttora in corso ulteriori accertamenti per verificare l'esatta provenienza degli altri beni recuperati, risalire ad eventuali complici e canali di ricettazione.
«Oggi l'emozione è tanta.
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