Il complesso intervento di ricostruzione è stato condotto, per la prima volta, da una equipe “transnazionale”, composta da tecnici italiani e olandesi. L’intervento di ripristino della fontana realizzata attorno al 1930-1933, si è articolato in più fasi. Dopo una attenta progettazione preliminare in cui sono stati valutati i danni prodotti dalla caduta di un pino nel marzo 2015, i lavori sono stati avviati lo scorso 13 marzo. Particolarmente delicata è stata la realizzazione del progetto della nuova struttura portante della fontana e del nuovo impianto di adduzione dell’acqua, che, per problemi tecnici, non alimentava la fontana già da prima della caduta del pino. La progettazione strutturale è stata necessariamente perfezionata a seguito dei tagli eseguiti sul fusto, con lo studio del sistema di assemblaggio tra le parti restaurate e quelle nuove e con l’elaborazione del nuovo impianto idrico.
Si sono inoltre eseguiti carotaggi preliminari alla realizzazione dell’armatura di fondazione e alla realizzazione della nuova struttura metallica di sostegno della fontana, nonché all’alloggiamento del nuovo impianto idrico realizzato a cura del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e manutenzione urbana, grazie al quale è stato possibile con Acea ripristinare l’adduzione idrica, interrotta da anni. Le operazioni si sono concluse con la delicatissima fase di assemblaggio delle nuove parti e di quelle restaurate che tramite un braccio meccanico sono tutte state infilate sul tubo in acciaio che è sia struttura portante della fontana che alloggiamento delle condutture idriche.
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