Il documento, presente su un sito internet di una nota galleria antiquaria della Capitale, per il suo pregio e la sua particolarità ha insospettito i militari, che, a seguito di ulteriori accertamenti, anche grazie all'ausilio di esperti del settore archivistico-documentale, hanno confermato essere provento di furto, commesso, prima del 2010, dall'Archivio di Stato di Roma. Le indagini hanno, inoltre, consentito di stabilire che l'antica mappa, era stata precedentemente acquistata, dall'antiquario romano, in buona fede, in una casa d'aste americana. La mappa è stata restituita e sono in corso attività investigative volte a scoprire gli autori del furto e della successiva esportazione in territorio statunitense.
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