Roma, «Cosa hai da guardare?», pugile massacra anziano di botte: «Ero gonfio d'alcol»

Roma, «Cosa hai da guardare?», pugile massacra anziano di botte: «Ero gonfio d'alcol»
di Ilario Filippone
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Lunedì 24 Ottobre 2016, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 13:35

«Cosa hai da guardare?» E giù botte all'anziano indifeso, ridotto in fin di vita e trovato da un'equipe del 118 riverso in una pozza di sangue, con il volto massacrato di pugni e calci. Ventiquattro ore dopo il pestaggio, avvenuto la notte tra venerdì e sabato, in via Gino Cervi, a Vigne Nuove, i carabinieri della compagnia Montesacro hanno chiuso il cerchio, identificando e arrestando l'aggressore. Si tratta di un pugile romano, Daniel Giannelli, 24 anni e una sfilza di precedenti per rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Nonostante avesse la sorveglianza speciale, con l'obbligo di restare a casa nelle ore notturne, era solito frequentare i bar della zona fino all'alba. Coordinati dal capitano Nico Blanco, i militari dell'Arma hanno aspettato che tornasse nella sua abitazione, per ammanettarlo.
Il giovane ha confermato le accuse, affermando di essere stato lui a pestare il pensionato di 70 anni. «Ero gonfio d'alcol», ha riferito il boxeur agli inquirenti. Da ieri, si trova rinchiuso in una cella del carcere Regina Coeli. E' accusato di tentato omicidio. Un violento Ad incastrarlo le immagini estrapolate dal circuito di videosorveglianza e i racconti di alcuni testimoni. In zona sono in molti a conoscerlo: «Un attaccabrighe violento, spesso girava ubriaco», ha raccontato un 30enne del posto, Valerio. La vittima è ricoverata al policlinico Umberto I, la sua vita è appesa a un filo. Per tutta la giornata di ieri, la moglie, apparsa molto provata, e i figli sono rimasti in ospedale, per stare accanto al familiare. Al momento, i medici non si sbilanciano: il paziente è intubato e non si sa se ce la farà, hanno detto i sanitari. Era uscito di casa per buttare la spazzatura. A un certo punto, ha incrociato il pugile, appena uscito da un bar e completamente ubriaco. Tra i due, secondo la ricostruzione degli investigatori, è volata qualche parola di troppo.

I TESTIMONI
Il barista sconvolto: «Non è un santo, Daniel, ma non pensavo potesse fare una cosa del genere». L'allarme è stato lanciato da un passante, che ha riferito di avere visto sul marciapiede una persona che non dava segni di vita. I sanitari hanno trovato il pensionato privo di sensi con la faccia tumefatta e gli occhi gonfi. L'uomo non aveva documenti con sé, così la sua identità è rimasta a lungo un mistero. Per saperne qualcosa in più, gli investigatori si sono recati in via Gino Cervi, girando casa per casa. Agli inquilini è stato chiesto se qualche loro familiare fosse uscito dall'abitazione senza farvi rientro. «Era solito andar via di casa all'alba ha spiegato la moglie - e tornare a pranzo, così non mi sono allarmata più di tanto».
 

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