Pronto soccorso a numero chiuso: rinviati gli interventi «non urgenti»

Pronto soccorso a numero chiuso: rinviati gli interventi «non urgenti»
di Elena Panarella
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Martedì 24 Novembre 2015, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 10:36
Far fronte a un'emergenza, in vista del Giubileo. Il piano c'è. Anzi, tanti. Decine di scuole, monumenti, stazioni, luoghi istituzionali: Roma ha studiato strategie di emergenza per ognuno di questi obiettivi sensibili in caso di necessità. E procede senza ritardi anche l'attuazione del Piano sanitario predisposto dalla Regione per affrontare eventuali criticità. Non solo. Scattano anche nuove regole per evitare un eccessivo affollamento dei pronto soccorso, oltre a garantire la presenza di un certo numero di posti letto sempre disponibili. «Gli interventi non urgenti, che non creano problemi - spiega Domenico Alessio, direttore generale del policlinico Umberto I - vengono rinviati e in questo momento stiamo convocando l'unità di crisi per fissare alcune regole di carattere pratico per quanto riguarda gli accessi all'ospedale. Siamo una struttura specializzata nell'emergenza-urgenza e ci stiamo preparando anche per simulazioni e stress test». E così gli interventi ordinari, in questo periodo caldo, vengono «valutati caso per caso» ed eventualmente rinviati. Una paziente ha raccontato di essere stata convocata ieri mattina all'ospedale capitolino per un intervento di asportazione della tiroide a causa di un carcinoma, ma l'intervento è stato rinviato, ai prossimi giorni. «Probabilmente - evidenzia Claudio Modini, direttore del dipartimento Emergenza accettazione dell'Umberto I - la paziente è stata chiamata da un reparto al quale non era stato comunicato in tempo utile che i ricoveri erano stati bloccati, proprio in funzione di questo piano. È un momento delicato e anche se non conosco il caso preciso ci scusiamo per eventuali disagi».

I LAVORI

A pochi giorni dall'inizio della celebrazione dell'Anno Santo il cronoprogramma della chiusura lavori è definito così come quello relativo al personale ed al sistema d'emergenza. Le opere di adeguamento dei 12 Pronto Soccorso all'interno della Città termineranno tutte entro il 4 dicembre. Per alcuni ospedali i lavori sono già terminati (come il Santo Spirito). Per altri è questione di giorni: il 26 novembre toccherà al S. Eugenio ed il 30 al S. Giovanni. Il 1 dicembre invece saranno consegnati i lavori del Grassi di Ostia, il 3 quelli del S. Camillo e Policlinico Umberto I e il 4 saranno chiusi gli ultimi due cantieri al S. Filippo Neri e al Gemelli. Bisogna comunque tener presente che in caso di una grave emergenza, con vittime e feriti come accaduto a Parigi, gli ospedali più grandi della Capitale potranno rispondere mettendo in campo il Peimaf, ovvero il Piano di emergenza interno per il massiccio afflusso di feriti, che le maggiori strutture con un pronto soccorso di secondo livello hanno predisposto anche per il Giubileo. Il Peimaf scatta immediatamente, alla notizia di una grave criticità, e mette in campo tutte le risorse umane, con compiti precisi e codificati per rispondere in tempi brevi, entro 30 minuti, a un enorme flusso di accessi in pronto soccorso.

ARES 118

Il primo dicembre, entreranno in servizio anche 40 nuove ambulanze e 10 automediche. Inoltre è in corso la gara per l'acquisto di 86 ambulanze configurate secondo il più alto standard tecnologico. «Tutti gli obiettivi sul campo sanitario per il Giubileo li abbiamo raggiunti - ha spiegato il governatore Nicola Zingaretti - i pronto soccorso saranno tutti pronti, il primo dicembre arriveranno nuove ambulanze, la gara sta andando avanti, i bandi per il nuovo personale sono operativi e porteranno 850 operatori in più. Insieme alla programmazione delle infrastrutture stiamo lavorando perché la macchina organizzativa sia tirata al massimo, e tutti siano consapevoli che stiamo entrando in un lavoro in cui il valore aggiunto della forza del Capitale umano sarà determinante. Le inaugurazioni dei pronto soccorso non sono solo tagli di nastro: sono luoghi totalmente ripensati per offrire una migliore assistenza». Sono in corso d'opera anche i lavori di adeguamento per l'utilizzo delle 8 piazzole di atterraggio presenti sul Raccordo anulare. Per quanto riguarda i siti Militari (Caserma Cecchignola per il S. Eugenio, Macao per il Policlinico Umberto I e Centocelle) il Ministero della Difesa ha autorizzato l'utilizzo anche nelle ore notturne.