Gli investigatori, coordinati dal dott. Angelo Vitale, hanno acquisito le immagini della videosorveglianza dell'albergo e di alcune strutture situate nelle vie limitrofe, riuscendo così a ricostruire le varie fasi della rapina.
Un particolare riferito dal portiere, ovvero il colore della carta d'identità mostrata dal ragazzo, ha fatto intuire potesse trattarsi di un cittadino peruviano, permettendo così di restringere il campo dei sospetti. Consultando la banca dati delle forze dell'ordine, sono stati individuati due giovani, M.Z.B.D., di 23 anni e N.P.N., di 20, entrambi originari del Perù. Le loro fotosegnaletiche, confrontate con le immagini acquisite, hanno subito mostrato una notevole corrispondenza, confermata da una ricognizione fotografica effettuata dalla vittima. Dei due si conosceva l'effettiva dimora e, tenendo d'occhio l'abitazione della madre della giovane, i poliziotti sono riusciti ad individuarla. Consultando poi il suo cellulare, hanno acquisito gli elementi utili per poter individuare anche il complice. Per entrambi è scattato l'arresto. Dovranno rispondere di rapina aggravata. Il portiere dell' albergo ha riportato lesioni guaribili in 30 giorni.
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