«C'è una crepa sul ponte di via Ostiense». Allarme sui social, ma l'Anas: nessun pericolo

Roma. la foto del sovrappasso che fa tremare. Ma l'Anas rassicura: «Nessun pericolo»
di Mirko Polisano
2 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Novembre 2018, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 21:06

La foto del sovrappasso della via Ostiense che collega la via del Mare al Grande Raccordo Anulare sta facendo il giro del web. Uno scatto diventato «virale» che fa tremare gli automobilisti che percorrono la strada per recarsi da Ostia nella Capitale e viceversa.  L'immagine della crepa "a vista" in uno dei pilastri della struttura sta girando da ore nelle chat di gruppi Whatsapp dei residenti di Vitinia e su Facebook. Molti si sono allertati: «Da domani farò la Colombo - scrive Fabrizio sul suo profilo - a costo di fare ritardo per il traffico in più». «I vigili devono intervenire - commenta un altro utente - potrebbe crollare da un momento all'altro». Non è mancata nemmeno qualche ironia: «Se l'alternativa è dover prendere la Roma-Lido - sottolinea Alessandro S. - allora meglio correre qualche rischio».
 

 

Non si è fatta attendere la replica di Anas: «il viadotto raffigurato nell’immagine non presenta segni di degrado del calcestruzzo, che è in buono stato, né tantomeno segnali di problemi strutturali. Quella che erroneamente viene scambiata per una “crepa” è in realtà un giunto tra due elementi della struttura. Sul viadotto peraltro non transita alcun veicolo in quanto è rimasto inutilizzato dopo i lavori di ammodernamento del Grande Raccordo Anulare».

Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, Anas sulle strade di sua competenza ha intensificato controlli e ispezioni. «Tutte le opere in gestione (ponti e viadotti) - fa sapere una nota dell'Anas - sono oggetto di procedure standardizzate di controllo che prevedono ispezioni trimestrali da parte del personale di esercizio e un’ispezione tecnica annuale più approfondita. Sulla base di questo processo continuo di ispezioni e controlli viene programmato il piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA