Appare la pista ciclabile popolare nel quartiere Tuscolano, a Roma. La Capitale per chi vuole spostarsi in bicicletta è la Cenerentola d’Europa e anche dove ci sono percorsi protetti, spesso sono lasciati nel degrado e non sono ben segnalati.

Questo ha spinto un gruppo di attivisti a prendere l’iniziativa  e fare da soli: hanno fatto la colletta e hanno comprato: vernice, pennelli e  stencil e sono andati nei punti più trafficati e pericolosi per i ciclisti. L’idea è stata realizzata dal gruppo di attivisti urbani per la ciclabilità, #anonimoattivisti, che ha disegnato sul manto stradale una linea verticale, con tanto di logo delle bici ben in vista per indicare la pista ciclabile popolare nel doppio segno di marcia.

Negli ultimi mesi hanno dipinto la pista ciclabile popolare in un altro quartiere, precisamente nel tratto che collega San Lorenzo e l’Esquilino, si chiama Santa Bibiana. Si trova da qualche giorno, sotto il Ponte di Ferro, proprio a due passi dalla stazione ferroviaria Tuscolana, in un quartiere ad alto scorrimento di traffico.

«Basta veramente poco, all’incirca 100 euro, -racconta uno di loro, che vuole mantenere l’anonimato per ovvie ragioni-  noi dimostriamo che con pochissima spesa costruiamo delle piste ciclabili, che vengono rispettate dagli automobilisti, non esiste nessuno che mette mano alla ciclabilità, l’amministrazione è inerte e allora ci pensiamo noi».

E se questo succede a Roma Sud, per quel che riguarda le piste ciclabili di Roma Nord, come ad esempio quella di Tor di Quinto, si trova in stato di abbandono, dove le staccionate di legno divelte non sono state più sostituite e, come lamentano i podisti e i ciclisti, mancano zone di ristoro e panchine per riposare.

Nel frattempo i ciclisti hanno anche lanciato su change.org, la piattaforma digitale, una petizione per chiedere la costruzione di una velostazione, cioè un parcheggio per le bici, nei pressi della stazione Termini. Roma, deve cambiare, si legge nel testo della petizione.