Da qui il blitz e il sequestro di due laboratori per la lavorazione della marijuana - essiccazione, triturazione e confezionamento - e delle attrezzature necessarie per la realizzazione di una coltivazione indoor (tra cui 300 vasi, piantine e semi di cannabis) in grado di assicurare fino a quattro raccolti all'anno. Durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti 2,1 chili di hashish già confezionati e pronti per essere smerciati e 700 grammi di marijuana in corso di trattamento.
L'esame tossicologico, condotto sui campioni dello stupefacente, ha evidenziato una percentuale di principio attivo di Thc intorno al 65%, che avrebbe consentito di produrre circa 47.000 dosi.
Una volta immesse sul mercato avrebbero fruttato oltre 150.000 euro. Il soggetto italiano, 29enne, responsabile della produzione, è stato portato a Regina Coeli; mentre il cittadino romeno, 29 anni, dedito principalmente all'attività di spaccio, è stato posto agli arresti domiciliari, entrambi sono in attesa di giudizio.
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