Omicidio Magliana, oggi l'ultimo saluto a Sara

Omicidio Magliana, oggi l'ultimo saluto a Sara
di Adelaide Pierucci
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Venerdì 10 Giugno 2016, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 12:57


Oggi l'ultimo saluto a Sara, alle 11, nella parrocchia del quartiere Spallette, dove la ragazza strangolata e poi bruciata dall'ex fidanzato, Vincenzo, viveva con la madre. Sara Di Pietrantonio aveva 22 anni, l'ultimo giorno che ha vissuto era un sabato. Il pomeriggio la ragazza aveva incontrato Vincenzo Paduano, 27 anni, il suo ex. Lei lo aveva lasciato per un altro, Alessandro, ma il giovane non voleva accettare l'addio. Poche ore prima di ucciderla Vincenzo era andato a casa di Sara, avevano parlato tranquillamente, ma qualcosa aveva allarmato la madre della ragazza, Concetta. Il giovane sempre tanto compito e attento alle buone maniere, era andato via senza salutare. La sera la studentessa di economi aziendale con la passione per la danza era uscita con un'amica, poi doveva incontrarsi con il nuovo fidanzatino. Ma Vincenzo la spiava, da lontano, controllandola con un' applicazione che le aveva installato sul telefonino.

L'OMICIDIO
Nella notte tra sabato e domenica Vincenzo aveva lasciato il posto di lavoro, fa la guardia giurata in un palazzo della Regione, si era allontanato senza portarsi dietro il cellulare, probabilmente per non lasciare tracce dei suoi spostamenti e si era appostato sotto casa di Alessandro, il rivale. Quando Sara era arrivata, Vincenzo aveva deciso di allontanarsi e precedere la sua ex. Conosceva bene il percorso che lei avrebbe fatto per tornare a casa. Quando la Toyota di Sara era sopraggiunta in via Magliana, lui l'aveva speronata costringendola a fermarsi. I due avevano litigato, lei aveva cercato di scappare. Vincenzo si era portato dietro una bottiglia di alcol e aveva incendia l'auto di lei. Poi l'aveva raggiunta, e strangola. Prima di scappare le aveva dato fuoco.

LE IMMAGINI
Una telecamera però aveva ripreso la fuga e inquadrato la sua auto. Durante gli interrogatori Paduano aveva detto agli inquirenti di non ricordare tutto, che non voleva uccidere Sara, ma solo spaventare il nuovo fidanzato bruciandogli la macchina. Aveva anche cercato di far ricadere la colpa su un primo fidanzato di sara, Emanuele. Gli inquirenti non gli avevano creduto. Qualche giorno dopo il delitto, gli investigatori avevano ritrovato anche il telefonino della vittima, che sembrava sparito. Il cellulare era stato gettato nelle vicinanze della casa di Alessandro. Perché? Forse l'ultimo sfregio di Vincenzo alla donna che lo aveva rifiutato e al giovane che aveva preso il suo posto nel cuore di lei.