Il ritorno dei cinghiali, di nuovo nella via dove morì un centauro

Il ritorno dei cinghiali, di nuovo nella via dove morì un centauro
di Laura Bogliolo
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Domenica 20 Agosto 2017, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 09:40
Sono giorni bestiali a Roma Nord dove torna (ma forse non è mai scomparsa) l'emergenza cinghiali, gli animali che negli ultimi mesi hanno provocato molti incidenti stradali avvicinandosi sempre di più ai centri abitati alla ricerca di cibo e acqua. «Erano tre, uno era morto, forse era stato investito - raccontava giorni fa Roberto - stavo guidando su via dei Due Ponti quando ho visto quegli animali sul ciglio della strada». Lì accanto c'è il Parco dell'Inviolatella Borghese, 13 ettari di verde, viali e vicoli, rovi e tante famiglie di cinghiali.
A raccontare l'avvistamento un residente di Roma Nord, che aggiunge: «Succede spesso, sono un vero pericolo per gli automobilisti e per i motociclisti». A fine marzo, un centauro di 49 anni ha perso la vita in via dell'Inviolatella Borghese, speronato da un cinghiale. La Procura dopo quell'incidente iniziò a indagare sulla gestione e la sicurezza dei parchi urbani, mentre il Comune decise di elaborare un piano per contrastare l'emergenza.
Non distante dal luogo del primo avvistamento, qualche giorno fa c'è stato un raduno di animali. Siamo lungo la via Cassia, poco prima dell'ospedale San Pietro: in un piazzale pavimentato dalla boscaglia è uscito un gruppo di cinghiali e c'è stato chi è riuscito a riprendere la scena con un video. Protagonista del filmato una famiglia di animali che scorrazzava felice e senza alcun timore alla ricerca di cibo.
«NON HANNO PAURA DI NOI»
«Erano all'altezza dell'ospedale San Pietro» racconta chi ha pubblicato su Facebook il filmato. In sottofondo si sente il rumore di auto e scooter che sfrecciano su via Cassia, ma gli animali non sembrano affatto disturbati, non hanno paura, non si allontanano mentre c'è chi si avvicina incautamente per scattare foto. I cinghiali escono dall'area boschiva e sono chiaramente alla ricerca di cibo. Dal filmato sembra addirittura che ci sia qualcuno che lancia mele agli animali. Luoghi preferiti dai cinghiali, poi, sono i cassonetti: poco prima di Ferragosto altri avvistamenti, sempre su via Cassia.
Da marzo i residenti di Roma Nord ancora aspettano il piano annunciato dal Campidoglio per contenere l'assedio dei cinghiali. Un piano che però sembra non essere mai partito. Prevedeva tra le altre cose la recinzione delle aree verdi a rischio e la sterilizzazione degli animali.
MANCANO I LUPI
Secondo gli esperti l'assedio dei cinghiali a Roma è causato dall'inserimento nel territorio di una razza non autoctona, ungherese, che riesce a riprodursi sette volte di più rispetto a quella originaria. Si parla di migliaia di esemplari che ormai non hanno più paura di avvicinarsi ai centri abitati. Razze ungheresi molto prolifere e soprattutto l'assenza del predatore per eccellenza: il lupo.

laura.bogliolo@ilmessaggero.it
 
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