Roma, inaugurata la nuova tratta della Metro C: ma il Consorzio diserta e denuncia il Comune

Roma, inaugurata la nuova tratta della Metro C: ma il Consorzio diserta e denuncia il Comune
di Simone Canettieri
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Lunedì 29 Giugno 2015, 05:49 - Ultimo aggiornamento: 14:25
A nulla è servito il pressing dell'assessore ai Trasporti Guido Improta: questa mattina il Consorzio Metro C diserterà l'inaugurazione della nuova tratta da Centocelle a Lodi (sei stazioni per un totale di 5,4 chilometri), prevista per le 12.30. «E' una protesta formale - dicono dal Consorzio - nei confronti di un'amministrazione, quella capitolina, che non è in grado di onorare il contratto e quindi gli impegni presi».



LO SCONTRO

Invece di partecipare al taglio del nastro - oltre al sindaco Marino e alla giunta, ci saranno il ministro dei Trasporti Graziano Delrio e per la Regione l'assessore Michele Civita - il pool di imprese costruttrici andrà dagli avvocati. «Adesso li portiamo davanti al giudice, li citiamo per danni. Abbiamo 200 milioni di fatture non pagate, da tre mesi non incassiamo un soldo».

La causa è pronta a partire. E dal Consorzio fanno notare che il ragionamento di Paolo Omodeo Salè, ad di Roma Metropolitane, sul fatto che in fin dei conti un debito di 200 milioni su un contratto da 2 miliardi sia quasi fisiologico, «non sta in piedi». In quanto «stiamo parlando di un 10% che deve essere onorato». Soprattutto perché sul futuro dell'opera infrastrutturale più importante d'Italia è ancora notte fonda.



LE INCOGNITE

E visto lo scontro che si sta delineando servirà quanto prima un chiarimento da parte dei soggetti pubblici (Governo, Comune, Regione). Dopo la consegna delle sei stazioni, la tratta continuerà fino a San Giovanni (fine lavori a dicembre), per poi proseguire con la consegna dell'ultimo segmento finanziato, quello dei Fori Imperiali, previsto a settembre del 2020. La fermata di piazza Venezia rimane solo in progettazione e non si sa ancora se sarà capolinea o passante. A oggi non ci sono certezze né soprattutto finanziamenti su come la linea C dovrà arrivare a Clodio Mazzini, come previsto nell'originario contratto.

Il presidente della Regione Nicola Zingaretti spiega: «Da oggi tutti gli sforzi devono essere concentrati per aprire la fermata San Giovanni, fondamentale nodo di interscambio fra Metro C e Metro A. Si tratta di una infrastruttura fondamentale per la mobilità di Roma e dell'intera area metropolitana».

Il quadro che si sta delineando però è diverso. I romani rischiano di non vedere la terza linea completata, sostituita da un'opera monca.