Roma. Studente Usa gettato nel Tevere, il clochard: «Io non c'entro nulla». La verità nelle telecamere

Roma. Studente Usa gettato nel Tevere, il clochard: «Io non c'entro nulla». La verità nelle telecamere
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Mercoledì 6 Luglio 2016, 17:53 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 08:37

«Sono stato messo in mezzo da altri quella notte ma io non c'entro nulla. Su quella banchina non ero solo». Così Massimo Galioto, il 41enne senzatetto arrestato per la morte dello studente americano Beau Solomon, avrebbe raccontato quanto accaduto la notte tra il 30 e il primo luglio al suo difensore, l'avvocato Michele Vincelli. Sostanzialmente Galioto, a cui la procura contesta il reato di omicidio aggravato, si dichiara estraneo ai fatti e ha spiegato che quando è scoppiata la lite con Solomon non si trovava solo.

L'uomo sostiene, inoltre, che le persone presenti non erano le stesse che avevano accompagnato il giovane americano sulla banchina e che gli inquirenti sospettano essere i rapinatori della carta di credito dello studente. Il difensore, che domani sarà presente all'interrogatorio di convalida davanti al gip, prima dell'atto istruttorio visionerà i video delle telecamere che avrebbero ripreso la scena della lite.

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