Roma, piantagione di marijuana in casa: 4 mesi a Stefano Dionisi

Roma, piantagione di marijuana in casa: 4 mesi a Stefano Dionisi
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Martedì 10 Maggio 2016, 09:15 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 13:00

Nella sua casa a Prati aveva allestito una piccola coltivazione di marijuana. «E' solo per uso personale» ha detto ai carabinieri che gli hanno stretto le manette ai polsi, accusandolo di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Nonostante le giustificazioni, ha trascorso una notte in caserma. Ed è passato dai set cinematografici alle aule di giustizia, dove è stato condannato a 4 mesi di reclusione. Sul banco degli imputati, ieri, Stefano Dionisi, 49 anni, attore. Al fianco di Marcello Mastroianni in “Sostiene Pereira”, figlio di Anita Ekberg in “Bambola”. Diretto da Francesco Rosi per “La tregua” e da Guido Chiesa ne “Il partigiano Johnny”. David di Donatello per il film “Farinelli”, protagonista di decine di fiction, ha vestito i panni di Don Rodrigo nello sceneggiato televisivo “Renzo e Lucia” di Francesca Archibugi. Insomma, il curriculum artistico di Dionisi è decisamente ricco di successi. Recentemente è diventato anche scrittore, autore di un libro difficile e coraggioso: “La barca dei folli”, dove racconta l'esperienza vissuta come paziente in un ospedale psichiatrico e della malattia che l'ha accompagnato per anni. Due giorni fa, alle 18.30, l'attore è stato arrestato poco lontano da casa sua, in uno dei quartieri più chic di Roma. Quando i carabinieri l'hanno fermato e gli hanno trovato in tasca una dose di marijuana, non si è opposto e ha ammesso di aver allestito in casa una piccola coltivazione di stupefacente.

LE PIANTINE
E' domenica, due militari in servizio in via Duilio vedono Dionisi che li osserva con circospezione. Si guarda intorno in continuazione. Cerca di non dare nell'occhio, ma è troppo agitato. I carabinieri se ne accorgono e decidono di fermarlo per un controllo. L'attore ha 18 grammi di erba avvolti in una bustina di cellophane e li consegna spontaneamente. Non oppone resistenza, resta sempre tranquillo ed educato. Dopo pochi minuti scatta la perquisizione in casa. Prima di aprire il portone d'ingresso, Dionisi confessa di avere alcune piantine di marijuana nascoste in cucina: nove in tutto, custodite in due piccole serre attrezzate con impianto di aerazione elettrico, lampada alogena e termostato. La più piccola è alta dieci centimetri, la più grande raggiunge invece i 70. Sempre in cucina, i militari trovano un bilancino di precisione e sette provette contenenti semi. Dionisi viene arrestato e portato in tribunale. Sceglie di essere giudicato con rito abbreviato e viene condannato a 4 mesi, con sospensione della pena, su richiesta del pm Mario Pesci.