Roma, la Maccarese inaugura l'archivio storico:
centomila documenti per gli studiosi

Roma, la Maccarese inaugura l'archivio storico: centomila documenti per gli studiosi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Dicembre 2018, 12:55
Centomila documenti, mezzo chilometro di storia della maggiore azienda agricola italiana. La Maccarese spa inaugura venerdì 7 dicembre la sede del suo archivio storico, negli spazi da poco restaurati del Castello di
San Giorgio. L'inaugurazione giunge dopo cinque anni di interventi, necessari sia per verificare la consistenza del patrimonio archivistico, sia per metterlo in sicurezza, ricorrendo anche a una sua integrale sanificazione. Parallelamente si è proceduto al restauro del Castello di San Giorgio, cuore e simbolo della tenuta agricola. La storia è strettamente legata con alcuni grandi temi della storia italiana del Novecento: le bonifiche e le migrazioni interne, le tecniche e le politiche di produzione agraria e zootecnica, le lotte sindacali del secondo dopoguerra.

Il recupero e la valorizzazione dell'archivio sono stati decisi dalla società agricola con la collaborazione scientifica della Fondazione Benetton Studi Ricerche. Circa cinquecento metri di documenti, registri e faldoni, appunti, statuti e bilanci, verbali di riunioni e incontri, fotografie, disegni tecnici e planimetrie, costituiscono un unicum in Italia, sia per la completezza della documentazione, sia per l'importanza dell'Azienda Maccarese, la cui attività agricola subentra, a partire dal 1925, a quella condotta dalla Famiglia Rospigliosi dal 1683, sino ad allora proprietaria della tenuta. «L'archivio della Maccarese, finalmente aperto allo studio e alla ricerca, rappresenta un tassello importante e atteso da anni, di una rete di fonti archivistiche per la storia dell''agricoltura - racconta Francesca Ghersetti, responsabile del centro documentazione della Fondazione Benetton e coordinatrice del progetto di recupero dell''archivio - Queste fonti, tutte insieme, nell'ottica di costituire una unica grande fonte storica, sono un patrimonio nazionale di assoluto rilievo per comprendere e scrivere pagine importanti della nostra storia economica e sociale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA