Roma-Lido, la denuncia di FdI: la stazione di Porta San Paolo è inaccessibile ai disabili

Roma-Lido, la denuncia di FdI: la stazione di Porta San Paolo è inaccessibile ai disabili
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Venerdì 6 Ottobre 2017, 18:58
«Io a Ostia non ci posso andare». Antonio Pelagatti, ex presidente della Consulta sulla disabilità dell'VIII municipio per Fratelli d'Italia, vive Roma da anni ed è costretto su una sedie a rotelle elettrica. La stazione ferroviaria di Porta San Paolo, capolinea della tratta che collega Roma al Lido di Ostia, «è un incubo per i disabili della Capitale». 

«I tornelli sono in cima a 15 gradini, senza montascale. L'Atac come crede che possa arrivarci?» La soluzione di comodo trovata è far entrare i disabili da un ingresso laterale che è quello dedicato alle merci. Ma c'è sempre bisogno di qualcuno che ti aiuti perché «il portellone è pesante e va aperto dall'interno». Uscire dalla stazione di Porta San Paolo poi è anche peggio racconta Pelagatti «ti ritrovi catapultato direttamente in strada tra le macchine in doppia fila e nel traffico di Roma». Non c'è modo di utilizzare direttamente il marciapiede: «Immaginate me, con la carrozzina elettrica, sbucare tra le macchine per raggiungere lo scivolo». 

​La stazione è stata ristrutturata di recente ma nulla è stato fatto per consentire ai disabili di salire sui treni. La distanza e il dislivello tra banchina e carrozza sono un ostacolo enorme e non ci sono pedane a disposizione. «Ormai conosco i capistazione, ci ho parlato più volte. Loro sono umanamente mortificati, sono in imbarazzo. Provano ad aiutarci anche rischiando di farsi male». Una carrozzina elettrica pesa tanto, anche 150 kg. Sollevarla per superare un solo gradino è pericoloso sia per chi è in carrozzina che per chi prova ad aiutarlo. «Il personale ha anche sollecitato l'Atac - spiega Pelagatti che è anche responsabile dell'associazione FSHD Italia onlus per il sostegno alla ricerca sulla Distrofia Muscolare - ma l'azienda ha risposto che non ci sono pedane omologabili». 

Pur di riuscire a prendere il treno Pelagatti una rampa se l'è portata da casa. «Sono riuscito a salire a fatica, è un'operazione rischiosa da fare da solo. Poi sul vagone apposito per i portatori di handicap mi sono trovato di fronte uno di quei sostegni a cui reggersi e non potevo raggiungere il posto dove bloccare la carrozzina. Sono dovuto scendere di nuovo, è stato frustrante». 

La denuncia di Pelagatti è appoggiata anche dal consigliere comunale di Fdi-An e vicepresidente dell'Assemblea Capitolina Andrea De Priamo: «E’ una situazione ai limiti della decenza. E’ allucinante che un disabile non possa accedere ai treni della Roma-Lido gestita da Atac, la segnaletica è mancante e non ci sono le pedane omologate per garantire l’entrata e l’uscita da vagoni. Come Fratelli d’Italia abbiamo presentato un’interrogazione in Campidoglio per chiedere se l’Amministrazione ha messo in atto tutte quelle condotte finalizzate alla tutela dell’utenza disabile per la fruizione dei servizi di trasporto pubblico, così come richiesto dalle normative vigenti».
 
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