Ostia, le spiagge presidiate dai militari. I soldati: «La gente si sente protetta»

Roma, le spiagge di Ostia presidiate dai militari. I soldati di "Strade Sicure": «La gente si sente protetta dalla mimetica»
di Mirko Polisano
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Martedì 28 Agosto 2018, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 12:15

Il mezzo blindato è fermo alla Rotonda della Cristoforo Colombo. Sotto lo sguardo attendo di due soldati vengono scrutate le auto che passano in questo scorcio di fine estate a Ostia. Sul litorale romano dal 2 luglio è in azione, per la seconda estate consecutiva, il dispositivo «Strade Sicure», la maxi-operazione di sicurezza che in tutta la Capitale - come nel resto d’Italia - presidia gli obiettivi sensibili da attacchi criminali e terroristici. Due VM90 presidiano la costa dal Porto al Villaggio Tognazzi. E i controlli proseguiranno fino ai primi di settembre, quando in accordo con la Prefettura, si deciderà per un’eventuale proroga.

In viaggio
I militari dell’Esercito impegnati nell’operazione «Strade Sicure» del Raggruppamento Lazio-Umbria-Abruzzo, sotto la guida del Generale di Brigata Paolo Raudino, battono le vie del X Municipio, anche il tratto di lungomare a ridosso del «bunker» di piazza Gasparri, il quartiere della mala dove sono attivi i clan Fasciani e Spada. L’obiettivo della missione è quello di incrementare il livello di sicurezza. Gli uomini in mimetica sono pronti a intercettare movimenti e persone sospette. A bordo di un mezzo, lasciamo il Porto Turistico in direzione Castel Porziano. I VM si danno il cambio a seconda delle zone di competenza. In queste, rientrano anche i “Cancelli”, le spiagge più amate dei romani. Qui, il mezzo si ferma e i soldati monitorano gli ingressi. Un angolo della Litoranea, considerato «terra di nessuno», dove spaccio e abusivi cercano di agire indisturbati. Ma la presenza dei militari è un deterrente, tanto da farli desistere.

La task force
«A Ostia ci sono uomini e donne in divisa impegnati per la sicurezza del territorio - dice il colonnello Giuseppe Cacciaguerra, comandante della Task Force 1 dell’operazione “Strade Sicure” - ad oggi sono 630 le ore di pattugliamento e nove mila i chilometri percorsi. Ostia è un quartiere di Roma ma è grande come se fosse una provincia italiana. Sappiamo che il nostro lavoro qui è apprezzato: c’è gente che viene a ringraziarci, residenti ma anche turisti». Nella road-map dei punti caldi ci sono anche le stazioni della Roma-Lido. La tratta ferroviaria «dannata» di Roma, la peggiore d’Italia. Uno degli «hot spot» è proprio a Stella Polare, tra le fermate più a rischio soprattutto di sera. A dare supporto all’operazione c’è anche lo stabilimento militare «Ra.lo.ce» di Castel Fusano che ha ospitato pattuglie e militari impiegati nella missione. Una struttura ricettiva di cui anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha potuto apprezzare l’ottima gestione e organizzazione dell’impianto. Un luogo di «protezione sociale» e un «presidio di legalità».

Il bilancio
Un bilancio positivo quello dell’estate 2018 per le «Strade Sicure» di Ostia. «I nostri militari - ha sottolineato il colonnello Cacciaguerra - sono estremamente sereni, segno del buono stato d’animo con cui indossano la divisa e partecipano a questa missione».

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