Roma, naufragio di migranti nel 2013: archiviata l'inchiesta sulla Marina

Roma, naufragio di migranti nel 2013: archiviata l'inchiesta sulla Marina
di Michela Allegri
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Giovedì 6 Aprile 2017, 21:55 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 00:31
Per la procura di Roma «non ci sono illeciti penalmente rilevanti» dietro i presunti ritardi legati al naufragio di un'imbarcazione carica di siriani, avvenuto l'11 ottobre 2013 in acque territoriali maltesi, non molto distanti da Lampedusa. Il pubblico ministero Francesco Scavo ha quindi chiesto l'archiviazione delle posizioni di quattro ufficiali della Marina, finiti sotto indagine per omicidio colposo e omissione di soccorso. Tra loro, il tenente di vascello Catia Pellegrino, premiata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per come ha coordinato numerose operazioni di salvataggio. Il bilancio del naufragio fu di 26 morti, circa 260 dispersi e 212 sopravvissuti, salvati dall'equipaggio della nave italiana «Libra». 

Secondo il pm Scavo, la Marina italiana, dopo aver ricevuto via telefono la richiesta di sos lanciata da uno dei migranti a bordo del barcone, allertò tutte le unità navali e le autorità maltesi, seguendo la procedura prevista dalle norme internazionali. Dalla ricostruzione degli inquirenti emerge che Malta assunse il comando delle operazioni di
recupero. Un mezzo aereo localizzò poi la barca abbandonata dagli scafisti e ormai alla deriva. Quando scattò l'allarme, perchè centinaia di uomini erano finiti in mare, la nave «Libra» entrò in azione.
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