Roma, incendio a Settebagni vicino a centro estivo, un testimone: «Ho visto il piromane fuggire su un'auto scura»

Roma, incendio a Settebagni vicino a centro estivo, un testimone: «Ho visto il piromane fuggire su un'auto scura»
di Laura Bogliolo
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Giovedì 20 Luglio 2017, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 08:46


«Le fiamme erano alte più di venti metri, sono divampate all'improvviso e hanno investito velocemente tuttala collina, mai vista una cosa del genere». Simona Caputi, residente nel residence Bel Poggio mostra una fotografia scattata dal balcone: «Vede le fiamme? Erano altissime, due anziane si sono sentite male, hanno avuto paura di morire».
Cronaca di un'ordinaria giornata di terrore a Roma nord, dove le fiamme hanno colpito Bel Poggio, località Settebagni, provocando la chiusura di un tratto della diramazione A1 tra Settebagni appunto e il Raccordo. Code chilometriche, ma la chiusura è stata imposta per motivi di sicurezza: le fiamme hanno avvolto i campi in mezzo ai quali passa la diramazione. I campi vicino a via del Monte di casa fumano ancora, i residenti hanno gli occhi sbarrati. «Abbiamo preso i tubi per innaffiare e abbiamo provato a spegnere le fiamme, avevamo paura di morire» raccontava ieri una donna continuando a tossire. «È stato devastante, abbiamo rischiato di morire, di perdere tutto». Lo scandisce con forza Abramo Fini, 57 anni, proprietario del ristorante Nashville che per primo è intervenuto per spegnere il rogo. E nel racconto di Abramo e di altri residenti si instilla il dubbio: l'ipotesi del dolo.

LE IPOTESI
«Poco prima che le fiamme divampassero ho visto passare un'auto di colore blu proprio vicino dove è scoppiato l'incendio - dice Fini - Ho sentito dire che un'altra donna ha raccontato di aver visto un'auto dello stesso colore e l'automobilista gettare qualcosa dal finestrino». Tante le voci ieri nel borgo sulla collina: «L'incendio è doloso....».
«DUE FOCOLAI»
Tra i residenti ieri serpeggiava anche un'altra ipotesi: i roghi erano due. «Prima c'è stato l'incendio in via del Monte di Casa, poi quello vicino al centro sportivo dove le fiamme sono apparse troppo velocemente e all'improvviso» dicevano ieri alcune persone che erano al centro sportivo. Ma è anche possibile che sia stato il vento ad alimentare così velocemente le fiamme.

ZONA A RISCHIO
«È stato tremendo - ha detto Wlderk Carola, proprietaria del centro sportivo - fortunatamente le siepi ci hanno protetti, i bambini sono stati evacuati velocemente dagli organizzatori, il centro sportivo ha subito danni strutturali limitati, niente di grave insomma». Nel quartiere raccontano che negli anni passati c'erano stati altri incendi: «Ma sempre di piccole dimensioni, niente di stravolgente, quello di oggi invece è stato tremendo, potevamo morire, accerchiati dalle fiamme». Per gli automobilisti l'odissea è durata un paio di ore: sotto il sole, incastrati nel traffico, con la diramazione dell'A1 chiusa nel tratto interessato dall'incendio e dal fumo, il Raccordo in tilt, la Salaria come unica via di uscita. «Tutto bloccato - diceva ieri un abitante - meglio restare in casa, sempre che le fiamme non si riaccendano...». Alle 17.30 circa qualche fiamma è ricomparsa nel luogo dove è scoppiato l'incendio. A soffocare subito le piccole fiamme sempre Abramo: sfinito, ha preso a calci le sterpaglie.

 

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