Tifo, noia e birre scandiscono le giornate di Alessio & Co. nella borgata tra l'Eur e il mare. Ma il sabato sera si esce in branco, si va in Centro, si diventa bulli. Alessio che è piuttosto corpulento si riconosce subito. Quando alle tre di notte la gang si scaglia con insulti, spinte e poi botte su Kortik Chondro, lavapiatti bengalese di 27 anni e sul suo amico Sherif, cameriere egiziano, appena usciti dal ristorante dove lavorano, lui si distingue: mentre gli altri si allontanano, torna indietro e sferra un calcione in faccia al bengalese che è a terra. Due testimoni lo indicheranno chiaramente alla polizia.
SENZA RENDERSI CONTO
Ma portato negli uffici del commissariato Trevi casca dalle nuvole: «Gli ho dato un calcio, che avrò fatto mai». Anche gli altri, in quattro, quasi non si rendono conto: «Non abbiamo fatto niente di che», sfidano i poliziotti. Alessio viene arrestato per tentato omicidio, gli altri, due suoi coetanei, un diciannovenne e un diciassettenne, vengono denunciati per rissa e lesioni. Il papà del minorenne è disperato. È un elettricista: «Mio figlio aveva ripreso quest'anno a studiare come apprendista, per aiutarmi al lavoro. So che usciva con questi ragazzi che non conosco, si vedevano al bar», ha raccontato.