I quattro si accostavano alle auto in sosta, attendendo il momento opportuno per colpire. Mentre la donna faceva da palo, ad agire era il più giovane della banda che, armato di forbici da elettricista, forzava le serrature delle auto saccheggiandole. Compiuto il furto risaliva sulla macchina, mentre il palo si allontanava a piedi per poi posizionarsi nei pressi di un'altra auto. Da settimane i Carabinieri ricevevano diverse segnalazioni e denunce di furto, compiute nei dintorni delle basiliche del colle romano. I militari sono riusciti a bloccare i quattro mentre stavano svaligiando l'auto di un invitato a un matrimonio nella chiesa sconsacrata di via di Valle Camene, a ridosso delle Terme di Caracalla.
Al termine di un'accurata perquisizione personale e veicolare, i carabinieri hanno trovato, oltre a numerosi arnesi atti allo scasso, anche oggetti di valore: macchine fotografiche digitali e videocamere.
Refurtiva che è stata sequestrata in attesa di restituirla ai legittimi proprietari. La banda è stata accusata di furto aggravato in concorso e ricettazione e giudicati per direttissima, sono stati sottoposti alla misura dell'obbligo di firma presso varie caserme della Capitale.
Compiuto il furto risaliva sulla macchina, mentre il palo si allontanava a piedi per poi posizionarsi nei pressi di un'altra autovettura e poi ad un'altra e un'altra ancora. Da settimane, infatti, i Carabinieri ricevevano diverse segnalazioni e denunce di furto, compiute nei dintorni delle basiliche del colle romano. I militari hanno bloccato i quattro malfattori mentre stavano svaligiando l'auto di un invitato ad un matrimonio nella chiesa sconsacrata di via di Valle Camene, a ridosso delle Terme di Caracalla.
Al termine di un'accurata perquisizione personale e veicolare, i Carabinieri della Stazione Roma Aventino hanno trovato, oltre a numerosi arnesi atti allo scasso, anche oggetti di valore: macchine fotografiche digitali e videocamere. Refurtiva che è stata sequestrato in attesa di restituirla ai legittimi proprietari. La banda è stata accusata di furto aggravato in concorso e ricettazione e giudicati per direttissima, sono stati sottoposti alla misura dell'obbligo di firma presso varie caserme della Capitale.
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