Roma, il Museo Etrusco inventa l'abbonamento all inclusive. E il nuovo direttore Nizzo fa il "cicerone"

Roma, il Museo Etrusco inventa l'abbonamento all inclusive. E il nuovo direttore Nizzo fa il "cicerone"
di Laura Larcan
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Domenica 2 Luglio 2017, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 13:47
Ingressi illimitati per scoprire i misteri degli Etruschi. Ormai ci si abbona a tutto, dalla televisione satellitare allo stabilimento balneare, dalla spa allo stadio, dal supermercato alla palestra. Perché non farlo in un museo. L’offerta, la prima in assoluto nella storia delle istituzioni culturali capitoline, arriva direttamente dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. A partire dal primo luglio è entrato in vigore, al costo di 15 euro: per tutti gli abbonati visite illimitate fino al 31 dicembre. E c’è già la prima famiglia romana che ha firmato il “contratto”: mamma, papà e tre bimbe curiose. Ma non solo. Gli abbonati del museo potranno godere di un carnet all inclusive di “regali” speciali: l’invito alle inaugurazioni e tutti gli eventi solitamente riservati in programma, che siano vernissage, laboratori didattici, spettacoli, concerti, rievocazioni storiche, mise en scene, presentazioni di libri, ma anche tour guidati ad hoc da parte del direttore del museo in persona, fino a sconti e agevolazioni. Siamo nella capitale, in uno dei luoghi più suggestivi di Roma (questo va sottolineato). Una cornice talmente prestigiosa che ormai è diventata sede tradizionale del Premio Strega. I tesori della civiltà Etrusca in stretto dialogo con una dimora dove si respira aria di pieno Rinascimento, tra architetture, giardini e il ninfeo.

IL DIRETTORE. L’idea è tutta del nuovo giovane direttore, l’archeologo Valentino Nizzo, insediatosi lo scorso maggio dopo aver vinto il “secondo” concorso internazionale bandito dal Ministero dei Beni culturali per i dieci musei e parchi archeologici italiani promossi all’autonomia gestionale. La cittadella etrusca se l’è aggiudicata Nizzo che sta portando un’ondata (tanto per rimanere in tema estivo) di freschezza al museo, superando anche il ginepraio burocratico-amministrativo e approdando alla formula innovativa dell’abbonamento. Il primo a Roma. E per testare il mood del museo, basta seguire la sua pagina Facebook (l’impronta social è tutta targata Nizzo), per scoprire tutte le attività che fervono. Persino l’associazione “Nel mondo di Jane Austen” ha scelto una Villa Giulia inondata dal sole estivo per organizzare un raduno nazionale di “janeites” in perfetto dress code che ha portato indietro nel tempo il museo, a quando la villa era fra le mete clou dei partecipanti al Grand Tour.

GLI ORI CASTELLANI. E il prossimo martedì 4 luglio (udite udite), nell’ambito della mostra “Opera Libera” (un tributo al libero uso della fotografia nei confronti del patrimonio), torneranno finalmente ad essere esposti i famosi Ori Castellani: i 27 pezzi della preziosa raccolta di gioielli ottocenteschi (ispirati ai monili delle principesse etrusche) oggetto di un clamoroso furto nel 2013 e di un altrettanto clamoroso recupero avvenuto nel 2016 ad opera del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio culturale, sulle tracce di mercanti e collezionisti senza scrupoli oltrecortina. E a proposito del Premio Strega, non poteva mancare un pogetto studiato proprio per l’attesa festa di mezza estate: “Musei di Storie e di Persone” è il percorso ispirato al decalogo di un museo che racconti storie quotidiane si Orhan Pamuk. Valentino Nizzo l’ha scelto per far dialogare tra loro una serie di libri “stregati” e i materiali della collezione del museo. Una scoperta fino al 16 luglio. 
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