Roma, falso vigilante rapina l’incasso di H&M: bottino da 60 mila euro

Il megastore H&M di via del Corso
di Elena Panarella
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Martedì 10 Dicembre 2013, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 08:37

Ancora una rapina nel cuore dello shopping romano. Ieri mattina, poco dopo le 10.30, un uomo con la divisa dell’istituto di vigilanza Sipro ha portato via 60mila euro dal negozio in via del Corso di H&M, il colosso della moda svedese low-cost, inaugurato poche settimane fa. La commessa che ha accompagnato la finta guardia giurata nella stanza della cassaforte al piano inferiore, è stata minacciata con una pistola.

La ricostruzione Le serrande erano state aperte da poco.

L’uomo si è presentato all’interno del negozio per ritirare il denaro. Senza alcuna esitazione ha seguito la commessa. Al momento di aprire il contenitore blindato però la donna si è insospettita per l’atteggiamento dell’uomo. Ed è stato in quell’istante che il finto vigilantes, probabilmente italiano, ha estratto la pistola e l’ha minacciata costringendola a completare l’operazione. Il rapinatore ha poi ordinato alla donna di tornare al piano superiore dove c’era un complice ad attenderlo. Pochi istanti e si sono dileguati nel nulla. «In questo periodo bisogna stare molto attenti - si sfogano i commercianti della zona - soprattutto dopo giornate affollate come domenica scorsa. Ormai i ladri entrano in azione a tutte le ore. Il negozio aveva aperto le porte da poco, questa gente non ha scrupoli e sa bene come muoversi. I furti in questo periodo aumentano». Ci sarebbero infatti alcune analogie fra questo ultimo colpo e altri episodi che si sono verificati nei mesi scorsi sempre ai danni di negozi di via del Corso.

Le indagini Sul posto sono intervenuti i carabinieri di San Lorenzo in Lucina, quelli del Nucleo investigativo per i rilievi, e gli uomini del nucleo operativo compagnia Roma Centro. I militari hanno effettuato controlli a tappeto in tutto il centro alla ricerca dell’auto dei rapinatori che per uscire dalla zona deve essere transitata sotto gli occhi elettronici dei varchi della ztl. Al vaglio degli investigatori anche le immagini delle telecamere puntate su via del Corso. Secondo il racconto dei testimoni i ladri «sono professionisti».

Il colpo da Zara A ottobre in via del Corso, accanto all’Hotel Plaza, è successo di tutto: quattro rapinatori in fuga a piedi nei vicoli, le sirene e le sgommate delle volanti della polizia e delle pattuglie dei carabinieri. In mezzo la gente impegnata per gli ultimi acquisti, i turisti si apprestavano ad andare a cena. Qualche minuto prima delle 21 lo store di Zara (sei vetrine a pochi metri da via Condotti e via Tomacelli) era ancora aperto. All’interno cinque dipendenti e alcune clienti. I banditi puntavano all’incasso del venerdì. Non è chiaro se fossero armati, ma si sono avvicinati alla cassa e hanno minacciato la ragazza dietro al bancone. Pochi mesi prima, sempre in via del Corso, sono stati rapinati due megastore e una gioielleria. A gennaio falsi fiorai hanno svuotato le casse della profumeria Sephora (era sempre un lunedì). Anche in quel caso tanta paura per i dipendenti. «Tutto è accaduto in poco tempo», raccontarono. Erano da poco passate le 7 di mattina, le commesse erano già dentro il negozio intente a preparare le vetrine prima dell’apertura. Una volta ripulita la cassaforte, i ladri hanno costretto i quattro dipendenti ad entrare in un ripostiglio e li hanno chiusi dentro per poi darsi alla fuga. Sempre in centro alla vigilia del Natale 2012 un commando di banditi ha assaltato lo store della Nike fuggendo con un bottino di 50 mila euro.

«Ci vogliono più controlli, più pattuglie a piedi o comunque più attenzione - si sfogna una commessa - perché durante le festività natalizie siamo praticamente presi di mira. E alla fine questi banditi poi riescono sempre a farla franca».

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