Roma, blocco di ghiaccio caduto dal cielo distrugge auto, ipotesi “blue ice” da un aereo di linea, la Procura apre inchiesta

Roma, blocco di ghiaccio caduto dal cielo distrugge auto, ipotesi “blue ice” da un aereo di linea, la Procura apre inchiesta
di Marco De Risi
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Mercoledì 18 Maggio 2016, 00:58 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 14:32

Aperta un’inchiesta contro ignoti a Roma per danneggiamento in relazione al blocco di ghiaccio che martedì sera a Monteverde è precipitato dal cielo sfondando un’auto parcheggiata. Un evento assai pericoloso: il blocco di ghiaccio pesava oltre 20 chili, immaginabili le micidiali conseguenze se avesse colpito un passante o la stessa proprietaria della Toyota. E’ stata lei ad accorgersi del disastro accaduto alla sua vettura parcheggiata in via Giacomo Folchi. La donna ha subito chiamato la polizia. ”Correte - ha spiegato la donna - la mia auto è stata distrutta da un blocco di ghiaccio”. La segnalazione, per quanto insolita, si è rivelata fondata. L'equipaggio della Volante ha constatato come il grosso blocco di ghiaccio avesse sfondato il tetto, il parabrezza e il cruscotto della vettura. Impossibile che il ghiaccio possa essere stato lanciato da un palazzo vicino.

Considerate le dimensioni del blocco, la violenza dell'impatto, la possibile traiettoria e anche il fatto che sulla verticale della vettura non vi sono finestre o balconi, resta la possibilità, ha registrato la polizia nella segnalazione alla Procura, che si tratti di ghiaccio staccatosi da un velivolo di linea in fase di atterraggio probabilmente a Ciampino. Del resto a quell'ora il cielo era solo parzialmente coperto da nubi. Impossibile catalogare quel blocco di ghiaccio fra la grandine.  

Si tratta di episodi molto rari, ma può capitare - per incuria del personale di terra o per guasti -  che dalle bocchette-valvole dei serbatoi degli impianti di scarico delle toilette degli aerei si registrino perdite di liquidi (di solito azzurrini per il colore del disinfettante che viene mischiato ai rifiuti organici) che si congelano una volta che l'aereo ha raggiunto la quota di crociera mai inferiore ai 6mila metri. Quando poi il velivolo inizia la lunga fase di approccio alla pista perdendo quota, il blocco di ghiaccio si stacca dalla fusoliera e precipita. Questi blocchi di ghiaccio vengono definiti "blue ice" e non hanno mancato, in passato, di causare allarme o feriti: in Italia un uomo venne ferito alla testa 16 anni fa ad Ancona. Altre volte i blocchi di ghiaccio hanno sfondato tetti e solai. La maggior parte di questi blocchi cadono in zone disabitate o in mare, ma quando precipitano su zone popolate come una città si innesca un comprensvile allarme. 

La Procura, come prima mossa, chiederà all'Enav il registro del traffico aereo su Roma attorno all'ora della caduta del blocco di ghiaccio: non sono tantissimi i velivoli di linea che "approcciano" gli scali della Capitale seguendo determinati corridoi. In questo episodio sembra più probabile che si sia trattato di un aereo in "finale" per Ciampino. L'inchiesta, per quanto difficile, risulta determinante per accertare eventuali guasti o malfunzionamento alle bocchette di scarico dei velivoli che potrebbero provocare nuovi incidenti come quello di Monteverde.  


 

 

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