Roma, maxi-colpo nella villa dell'avvocato: aprono cassaforti con la fiamma ossidrica, bottino da 300mila euro

Roma, maxi-colpo nella villa dell'avvocato: aprono cassaforti con la fiamma ossidrica, bottino da 300mila euro
di Marco De Risi
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Giovedì 9 Agosto 2018, 11:24

Orologi preziosi e molti oggetti in oro. Un furto in zona Cassia che potrebbe aggirarsi sugli oltre 300.000 euro di bottino se non di più. Questa volta, i ladri erano organizzati ed evidentemente dovevano sapere tutte le caratteristiche dell'abitazione. Il saccheggio è avvenuto nella giornata di martedì a casa di un noto avvocato cassazionista in un condominio prestigioso nei pressi di via Due Ponti. Sono stati alcuni conoscenti ad accorgersi del furto ed hanno chiamato il proprietario che, a sua volta, ha richiesto l'intervento della polizia. Sul posto, verso sera, è arrivata una squadra della polizia scientifica che ha passato alcune ore nell'appartamento per raccogliere eventuali tracce e ricostruire come i soliti ignoti siano riusciti ad introdursi nei locali. Sembra che siano stati abili a disinnescare l'allarme perimetrale e poi sono entrati attraverso una porta-finestra.

I ladri, dai primi rilievi dalla polizia, si sono mossi a colpo sicuro: probabilmente sapendo che nell'appartamento non c'era una sola cassaforte ma due forzieri d'acciaio, con la combinazione e ben nascosti. I malviventi hanno usato la fiamma ossidrica per tagliare il metallo. In questo modo hanno preso a piene mani orologi antichi e di valore ed anche parecchio oro. Una fortuna accumulata in anni di lavoro da parte del cassazionista. Non solo: si sono impossessati di alcuni fregi di famiglia. I banditi sono rimasti nella casa del professionista per alcune ore. Evidentemente sapevano che potevano agire indisturbati e che non sarebbe arrivato nessuno. Una volta raccolto il tesoro sono fuggiti dalla finestra usata per entrare. Una zona particolare quella del furto dove i residenti più volte hanno lamentato alle forze dell'ordine un'impennata di saccheggi in appartamento. Non a caso, quindi, polizia e carabinieri hanno aumentato i controlli.

LE INDAGINI
L'avvocato derubato è stato ascoltato dagli investigatori. Il professionista è caduto dalle nuvole quando gli è stato chiesto se avesse idea su chi potesse essere stato: ma è difficile, quasi impossibile ipotizzare l'identità degli autori del colpo. Gli inquirenti, infatti, non escludono che ci possa essere stato un basista. Qualcuno che, magari senza volerlo, può avere fatto determinati discorsi sulla roba di valore in casa e siano stati ascoltati da qualcuno che ha passato la dritta ai ladri. Nell'indagine è entrata anche la squadra mobile che cercherà di riuscire a monitorare il variegato mondo della ricettazione. Tutti gli oggetti di valore trafugati saranno portati dai ladri da qualche ricettatore. Non sarà facile venderli in quanto catalogati e fotografati dall'avvocato. Ecco, quindi, che una pressione investigativa sul mondo degli oggetti rubati potrebbe bloccare la trattativa del tesoro trafugato sulla Cassia. La polizia ha anche estrapolato alcune immagini da telecamere della zona che potrebbero avere ripreso i ladri.

 
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