Roma, da Fontana di Trevi all'Eur: le 146 zone rosse che vanno liberate dagli abusivi

Roma, da Fontana di Trevi all'Eur: le 146 zone rosse che vanno liberate dagli abusivi
di Mauro Evangelisti
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Lunedì 20 Novembre 2017, 07:48
Centoquarantasei strade e piazze occupate dagli ambulanti. Adriano Meloni, assessore al Commercio, le ha definite «zone rosse». Sono le aree della città, in Centro ma anche in periferia, dove la presenza degli ambulanti abusivi è più massiccia e dove si è deciso di intervenire con energia, dopo l'ultima riunione in Prefettura a cui ha partecipato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda insieme al sindaco Virginia Raggi e al prefetto Paola Basilone. La lista, molto dettagliata, è già pronta: si tratta di 146 punti della città in cui intervenire, per rendere off limits dal fenomeno dell'abusivismo commerciale. Una media generale di dieci posti per municipio, anche se come è prevedibile il fenomeno si concentra soprattutto nel I e nel II Municipio. Nei prossimi giorni, allora, verrà messo a punto il piano definitivo, già tratteggiato a Palazzo Valentini nel vertice della settimana scorsa: si parte da nuove squadre interforze e controlli a tappeto per limitare la presenza degli abusivi.

RINFORZI
Per comprendere l'importanza di questa nuova mossa, bisogna partire da piazzale Flaminio. È una delle 146 zone rosse, su cui la polizia municipale è già intervenuta, organizzando un presidio fisso. «Ma è rimasto un problema - osserva Meloni -: nei giorni festivi gli ambulanti tornano». Come mai? Alla polizia municipale non ci sono più ore di straordinario a disposizione e, dunque, il presidio fisso viene sospeso. «Gli abusivi inevitabilmente - racconta Meloni - appena non c'è il presidio ritornano». Per questo i rinforzi o, comunque, azioni congiunte con polizia, carabinieri e finanza sono utili. Spulciando nelle 146 zone rosse, inoltre, va detto che i vigili urbani hanno già svolto altre azioni mirate in almeno una decina di aree. Alcuni esempi: via Gioberti, vicino a stazione Termini, in centro; via Tuscolana, in periferia. E' evidente però che ancora la presenza degli abusivi con merce taroccata, soprattutto borse, è massiccia e interessa, ad esempio, di sera, strade come via del Lavatore che porta a Fontana di Trevi. Altre zone prese di mira sono quelle del Pantheon, di piazza Navona, dell'Isola Tiberina, di Trastevere, ma ritornando in periferia, anche all'Eur ad esempio. A complicare il lavoro della polizia municipale, ma anche degli altri corpi impegnati nel contrasto degli abusivi, c'è un altro elemento: i venditori - soprattutto senegalesi, bengalesi e nord africani - stanno sempre più spesso privilegiando merce non con griffe fasulle, come power bank, aste per i selfie, foulard. Se sei sorpreso mentre vendi un prodotto con un marchio falso rischi conseguenze penali; invece, con merce non contraffatta c'è solo una sanzione amministrative, che il venditore illegale non paga quasi mai.
 
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