Roma, fiaccolata a Colle Oppio: cittadini contro il degrado

La fiaccolata (Caprioli/Toiati)
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Mercoledì 11 Dicembre 2013, 22:05 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 08:20

Fiaccole contro il degrado del Parco di Colle Oppio. È l'iniziativa che si è svolta questa sera nella zona del parco, dopo il reportage-denuncia del Messaggero. Al corteo hanno preso parte, oltre ad abitanti della zona, anche Federico Mollicone, dirigente nazionale di Fratelli d'Italia. «Vi hanno partecipato centinaia di residenti - riferisce -, contro il degrado e l'insicurezza del parco». In una locandina di annuncio dell'evento, sottoscritta da diverse associazioni e comitati si legge: «Il problema del Parco di Colle Oppio è anche la sua generale riqualificazione. Quali progetti sono previsti?».

In una nota congiunta con il vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Fabio Rampelli, Mollicone scrive: «Da mesi il parco di Colle Oppio a Roma vive una situazione di degrado senza precedenti: una tendopoli a cielo aperto nel quale più di 100 immigrati bivaccano all'interno di un'area di alto pregio architettonico e paesaggistico. Uno scempio a due passi dal Colosseo e nella totale indifferenza del ministro dell'Integrazione Kyenge e del sindaco di Roma Marino, che oltre a solidarizzare fintamente, lasciano circa 80 richiedenti asilo politico, quasi tutti di origine africana, in un'area archeologica e nemmeno espellono i clandestini. Kyenge e Marino non hanno alzato un dito per trasferire in adeguati centri d'accoglienza queste persone, molte delle quali accampate in rifugi di fortuna e in condizioni di estrema precarietà soprattutto in questi giorni di grande freddo. Tale stato di abbandono del parco provoca non solo problemi di igiene e di sicurezza, ma anche di tensione sociale visto che alcuni immigrati godono peraltro dello status di rifugiati politici».

«Oltre ad esprimere vicinanza e solidarietà ai residenti annunciamo la partecipazione alla fiaccolata di questa sera contro il degrado - concludono -. Fratelli d'Italia presenterà un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Alfano e al ministro dell'Integrazione Kyenge per chiedere il ripristino della legalità all'interno dell'area, l'espulsione dei clandestini e il trasferimento degli immigrati in centri di accoglienza».

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