LA COLLABORAZIONE
Mazzoncini sottolinea come «a Roma già collaboriamo con Atac» con il biglietto comune Metrebus, valido anche sui treni, e «moltissimi clienti Atac sono già clienti nostri anche oggi». L'amministratore delegato di Ferrovie, poi, mette in evidenza che «Roma ha un'assoluta necessità di mettere a gara i servizi, la situazione è molto critica: certamente parteciperemo alla gara», anche perché, spiega, «la nostra logica è partecipare a gare metropolitane soprattutto in situazioni come Roma, che necessitano di recupero».
L'ESPANSIONE
Insomma, superati gli storici confini delle linee ferroviarie nazionali con l'impegno nella M5 milanese, il gruppo Fs è pronto a tuffarsi anche nel trasporto pubblico della Città eterna. «Le debolezze delle municipalizzate sono state spesso un freno allo sviluppo della mobilità collettiva - aveva detto Mazzoncini nei mesi scorsi, in un'intervista al Messaggero - E se ci chiamano, siamo pronti a dare una mano». Del resto, aveva ricordato, «nel 2018 il Comune di Roma Capitale dovrà mettere a gara il servizio che oggi fa l'Atac. E noi parteciperemo alla gara». A questo proposito i Radicali italiani hanno lanciato un referendum comunale per proporre la messa a gara del trasporto pubblico romano e fornire ai cittadini un servizio finalmente all'altezza di una capitale europea.
IL PRECEDENTE
A segnare l'ingresso delle Ferrovie dello Stato nella gestione del trasporto pubblico romano è stato però il nuovo contratto di servizio tra la Regione e l'Atac per le ex ferrovie concesse. L'amministrazione regionale infatti ha promosso un accordo di programma con il ministero delle Infrastrutture e con Rete Ferroviaria Italiana (società partecipata al 100 per cento da Fs) per l'affidamento delle stazioni e delle infrastrutture della Roma-Lido e della Roma-Viterbo. Il ruolo di Atac ne esce ridimensionato: l'azienda comunale, che finora ha gestito anche gli scali ferroviari, si occuperà soltanto dei treni e del servizio di trasporto. L'infrastruttura della Roma-Giardinetti, stazioni comprese, dovrebbe passare in capo al Comune di Roma. Si tratta di una linea che negli ultimi anni si è fortemente ridimensionata, da quando è stata inaugurata la nuova metro C. Il percorso della storica tratta, nata nel 1916, oggi rimane attivo soltanto tra Termini e Centocelle.