Dopo rondini antizanzare e pecore tosaerba, il Comune ingaggia i falchi contro il guano degli storni

Dopo rondini antizanzare e percore tosaerba, il Comune ingaggia i falchi contro il guano degli storni
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Giovedì 22 Novembre 2018, 17:12 - Ultimo aggiornamento: 19:41

Dopo l'idea di schierare le rondini per catturare le zanzare, le api ingaggiate per misurare i livelli di smog, le pecorelle tosa-erba e i bovini antincendio (per ridurre il rischio di roghi sulla costa romana), nella capitale arrivano falchi e falconieri per combattere gli storni che imperversano su alcune aree della città.

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È questa una delle soluzioni che, a quanto si apprende, sono state messe in campo dal Campidoglio per allontanare i volatili tanto temuti da romani e turisti. E risolvere così anche la problematica del guano su strade e marciapiedi: lunedì scorso una parte di Lungotevere era stata chiusa per la presenza di guano sull'asfalto.

Questa la ratio che ha orientato la scelta del Comune: i rapaci spaventano gli uccelli, li costringono ad alzarsi in volo e li allontanano dal posto dove si sono stabiliti. Dall'Assessorato alla Sostenibilità Ambientale si spiega che si interverrà con falconiere e falco su singole alberature, «una soluzione cruelty free, ecologica, naturale». Questo affiancherà gli interventi con gli «stress call», suoni che infastidiscono gli uccelli e li fanno allontanare.

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