Parallelamente alla costruzione del nuovo palazzo, avviata nel 2005 sui resti di un edificio di epoca post-unitaria, è stato condotto un vasto scavo archeologico - 1600 metri quadrati di terreno investigati, 12mila metri cubi di materiale passati al setaccio e più di 8 mila cassette di reperti attualmente in fase di pulizia e restauro - che ha portato alla luce un nuovo settore degli Horti Lamiani. Tra i manufatti meglio conservati e di maggior interesse storico e archeologico spiccano una scala e una condotta per l'acqua recante le insegne dell'imperatore Claudio.
«Oggi sono qui in una duplice veste - commenta Marino - da iscritto all'ente dal 1979 e da sindaco.
L'Enpam è una risorsa economica importante in Italia e sono orgoglioso che abbia realizzato la sua sede con quest'attenzione al patrimonio archeologico che solo Roma ha. Bisogna valorizzare questa ricchezza e renderla visibile».
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