Roma, emergenza topi anche negli ospedali

Roma, emergenza topi anche negli ospedali
di Alessia Marani e Elena Panarella
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Domenica 20 Marzo 2016, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 17:20

Topi, blatte e persino bisce d'acqua negli ospedali romani. Dal Santo Spirito al Forlanini è una vera e propria invasione di irsuti, baffuti ed agguerriti roditori. È facile avvistarli nei giardini, nei sotterranei, negli ascensori e persino fuori alcuni padiglioni. L'ultimo caso ieri al Grassi di Ostia: «Non solo topi e blatte, sono state avvistate persino bisce d'acqua accanto all'entrata della camera mortuaria - dice Michel Emi Maritato, candidato sindaco per la lista civica Assotutela - Una è stata avvistata ieri mattina da alcuni passanti e da un operatore sanitario: dall'area verde si è diretta verso i locali del pronto soccorso». «L'elenco è lungo: i giardini del Santo Spirito sul Lungotevere, sono pieni - aggiunge Maritato - Stesse difficoltà per il Fatebenefratelli, sull'Isola Tiberina. Per non parlare delle colonie presenti al Forlanini. Altro che omissioni di atti d'ufficio, sono due anni che denunciamo questo fenomeno siamo partiti con il San Camillo e il Sant'Andrea per arrivare oggi a una situazione fuori controllo».

I FONDI
Non solo gli ospedali. Assotutela da gennaio a oggi ha sciorinato una serie di esposti (invasione di topi a Castel Sant'Angelo, a Ponte Milvio, Torpignattara, oltre al Santo Spirito e al Grassi di Ostia) finiti sui tavoli della Procura di Roma. Così ha fatto il Codacons che ha puntato il dito contro l'invasione dei ratti a Trastevere, nelle scuole (alla Ilaria Alpi di Torrevecchia sono intervenuti i Nas), sulla Collatina, a Villa Gordiani, chiamando in causa un po' tutti i Municipi dove i soldi destinati alle derattizzazioni dal programma AmaCard non sarebbero stati tutti puntualmente spesi. Un pacchetto di fondi per quasi 500mila euro complessivi. Il Codacons ha fatto di più: ha chiesto alla Procura di verificare se il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca - o chi per lui negli uffici comunali - abbia davvero fatto tutto il necessario per non fare sprofondare le strade di Roma nel degrado con conseguenti pericoli per la salute e alla Corte dei Conti se i mancati interventi possano configurare un danno erariale.
La Procura ha aperto un doppio fascicolo contro ignoti nelle mani del procuratore aggiunto Roberto Cucchiari. Anche la Corte dei Conti sta indagando. «Tra degrado e disservizi - spiega Carlo Rienzi, presidente Codacons, anche lui in corsa per il Campidoglio - abbiamo calcolato un danno di immagine per la Capitale di un milione di euro a settimana». L'associazione ha anche lanciato un contest fotografico su Facebook, dal titolo “i ratti di Roma”.
 
DIPARTIMENTO AMBIENTE
«I ratti ormai escono fuori dalle fogne alla luce del sole - dice Nathalie Naim, consigliere in I Municipio - l'altro pomeriggio ho visto un gruppo di stranieri inorriditi fare il salto dei topi, per evitare di pestarli sui marciapiedi di via del Banco di Santo Spirito. Altro grave problema: la presenza dei rifiuti lasciati in strada. I topi trovano continuamente cibo ed escono allo scoperto». Anna Vincenzoni, assessore all'Ambiente in Centro storico precisa: «I 37mila euro a nostra disposizione attraverso AmaCard - dice - sono stati spesi quasi tutti. A dicembre ne mancavano all'appello 4/5mila, ma c'è tempo fino ad aprile per utilizzarli. Da un mese circa, poi, la competenza dai direttori di Municipio è passata direttamente al Dipartimento Ambiente. Personalmente auspico che lì resti perché ci sono gli esperti competenti e gli strumenti per attivare una programmazione degli interventi, assolutamente necessaria». Le zone più infestate dai ratti? Castel Sant'Angelo (circa 1700 euro a derattizzazione a fronte di una media di 300 euro), Trastevere, Navona-Campo de' Fiori e le aree a ridosso del Tevere. Insomma i numeri parlano chiaro. Gli interventi dell'Ama nel 2016 sono stati già 986, in tutto il 2015 quasi 2mila (per la precisione 1.850).

DITTE SPECIALIZZATE
In totale sono circa 500 mila euro suddivisi tra 15 municipalità. Eppure per ora, tra le migliaia di romani che si rivolgono all'apposito ufficio dell'Azienda municipalizzata per l'ambiente per segnalare la presenza di roditori, molti finiscono con il chiedere l'intervento di una ditta privata. Basta digitare «derattizzazione Roma» su Google per scoprire che sono ben 137 le aziende che si dividono un fiorente mercato.
 
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