Roma, un botanico aiutava l'amico a coltivare una serra di marijuana

Roma, un botanico aiutava l'amico a coltivare una serra di marijuana
di Marco De Risi
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Lunedì 20 Febbraio 2017, 08:04 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 08:14
Un'indagine rocambolesca della polizia, che è risalita a due individui che gestivano una serra di droga in un garage al Mandrione dopo un inseguimento iniziato alla stazione Termini ed anche grazie a delle verifiche su facebook. Si tratta di un pregiudicato palermitano di trent'anni che sfruttava i suoi contatti per piazzare lo stupefacente e di un complice romano, esperto in botanica. Scoperta così una serra di marijuana che produceva piante a pieno regime, nascosta in un garage, con tanto di concime, lampade alogene e sistema d'irrigazione.

Era passata da poco la mezzanotte, quando una pattuglia del reparto Prevenzione Crimine ha notato un individuo sulla trentina che ha cercato di allontanarsi alla vista degli agenti su un tratto di via Marsala. L'uomo, alto di statura, muscoloso, ha cercato di seminare i poliziotti che nel frattempo gli avevano intimato l'alt. Ad un certo punto ha fatto cadere lo scooter e si è dileguato a piedi sotto il viadotto della ferrovia di via Marsala facendo perdere le sue tracce. Gli investigatori hanno fatto accertamenti sul motorino abbandonato che è risultato essere intestato al ricercato ma con la residenza sbagliata. Gli agenti se ne sono accorti, quando sono andati al presunto domicilio a Monteverde riscontrando che a quel civico c'è una pizzeria.

A quel punto sono stati svolti accertamenti su facebook ed è stata trovata la bacheca del fuggitivo. Nei post, la pizzeria al Tuscolano dove lavorava ed anche una foto di un'abitazione del ricercato al Mandrione. I poliziotti hanno individuato il palermitano mentre rincasava, all'alba, a casa. L'uomo ha provato ad allontanare i sospetti dichiarandosi estraneo a qualunque traffico ma il cane antidroga si è messo ad abbaiare verso il suo garage.

L'IRRUZIONE
La polizia ha fatto irruzione e si è subito sentito il caratteristico odore della marijuana. Dietro alcuni pannelli è stata scoperta la serra. Poi, un altro colpo di scena. Il cane antidroga ha abbaiato e puntato un altro residente dello stabile. Nelle tasche gli è stata trovata una dose di droga. Nella sua abitazione sono stati sequestrati concimi e altri strumenti sofisticati per la coltivazione della droga. Insomma pochi dubbi: l'uomo, con la droga in tasca, è considerato l'esperto che aiutava il possessore della serra a renderla rigogliosa e fruttifera. Per l'sperto, il professore della vicenda, è scattata una denuncia a piede libero per possesso di droga mentre per il palermitano è c'è stato l'arresto essendo considerato il proprietario della piantagione occultata in garage. Sono stati trovati anche dei semi confezionati. C'è il sospetto da parte degli inquirenti che l'uomo finito in manette volesse creare altre serre servendosi dei semi. Non è escluso che, attraverso le indagini, gli agenti arrivino a scoprire altre piantagioni. Il palermitano è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale per la fuga rocambolesca sotto il tunnel della stazione Termini.

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