Roma, tradisce la moglie poi la uccide: «Sapevamo che lo avrebbe fatto»

Roma, tradisce la moglie poi la uccide: «Sapevamo che lo avrebbe fatto»
di Laura Bogliolo e Marco de Risi
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Giovedì 21 Aprile 2016, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 09:53


«Era un angelo, figlia mia bella, lo sapevo che sarebbe finita così, eri troppo bella. Era un gioiello di femmina e quello me l'ha ammazzata». Disperazione, lacrime, tragedia. In una pozza di sangue guarda la figlia, Assunta Finizio, 50 anni, originaria di Napoli. Assunta non c'è più, la sua vita è stata spezzata, trafitta da quattro colpi di pistola. A ucciderla il marito Augusto Nuccetelli, 51 anni. Poco distante dal corpo di Assunta c'è il figlio della coppia. Ha soltanto 17 anni. Piange, si dispera: «Fatemi vedere mia madre, di mio padre non mi importa nulla....». Litigi, dissapori, tanto che Assunta secondo le prime informazioni raccolte dagli agenti di polizia voleva lasciare Augusto. Ma lui non accettava questa decisione e ieri pomeriggio la tragedia. «L'ho ammazzata perché mi voleva lasciare. L'ho tradita. Mi ha cacciato da casa e non ci ho capito più nulla», le parole dell'uomo catturato poco dopo l'omicidio.
 



GLI SPARI
Sulla strada, davanti al bar di via di Lunghezza al civico 38 c'è ancora l'auto della vittima, una vecchia 500 color viola. Quell'auto a bordo della quale ha fatto il suo ultimo viaggio da Corcolle dove abitava al quel bar che frequentava spesso. È probabile che il compagno l'abbia seguita. Assunta non ha fatto in tempo neanche a chiedere una consumazione. Viene colpita dal marito con una 44 magnum. Le pallottole la raggiungono all'addome e per Assunta non c'è niente da fare. Intanto Augusto è fuggito, di lui si perdono le tracce ma i baristi e i clienti ancora sotto choc riescono subito a chiamare la polizia. L'uomo vorrebbe fuggire a bordo di un bus ma non ci riesce. Non ci riesce, gli agenti delle volanti che intervengono immediatamente lo raggiungono e lo bloccano per portarlo in questura. Lì Augusto confessa e spiega perché l'ha fatto. La moglie aveva scoperto una sua relazione, lo aveva sorpreso con un'altra donna e lo voleva lasciare. «Vattene, non ci devi più stare in questa casa, non ti voglio più vedere», la rabbia della donna ferita. E lui ha perso la testa: «Non sapevo dove andare, non ho capito più niente. Che ho fatto?», si dispera.
 
LE INDAGINI

Adesso gli investigatori della squadra mobile diretta da Luigi Silipo dovranno verificare la confessione dell'uomo per capire se effettivamente c'erano stati i litigi tra marito e moglie, se lei voleva lasciarlo. C'è da chiarire inoltre la provenienza dalla pistola con cui Augusto ha sparato ad Assunta: la deteneva con regolare porto d'armi oppure se l'era procurata in qualche altro modo.

IL MALORE

Assunta era la seconda moglie di Augusto, dal primo matrimonio erano nati due figli che sono grandi. Ha solo 17 anni il figlio nato dall'unione con Assunta. Il ragazzo consola la nonna che non ha retto al dolore e si è sentita male davanti al bar, un'ambulanza è arrivata a soccorrerla. «Ditemi di mia madre», ripete disperato. In una sera qualsiasi ha perso tutto, non c'è più nessuno che l'aspetta a casa.