Infiltrazioni criminali, la Dia: «Mafie a Roma sempre più come in Sicilia, Calabria e Campania»

Infiltrazioni criminali, la Dia: «Mafie a Roma sempre più come in Sicilia, Calabria e Campania»
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Mercoledì 18 Luglio 2018, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 08:58
La realtà romana è «particolarmente complessa sotto il profilo delle infiltrazioni criminali, che vedono all'opera qualificate proiezioni delle realtà di tipo mafioso italiane (siciliane, calabresi e campane in primis) che sono riuscite facilmente ad adattarsi alle caratteristiche socio-economiche del territorio di elezione». Così rileva la Direzione investigativa anti-mafia nell'ultima relazione semestrale (luglio-dicembre 2017). «All'occorrenza queste compagini criminali sanno perfettamente intersecare i propri interessi non solo con i sodalizi di matrice straniera ma anche con le formazioni delinquenziali autoctone» che hanno adottato il modello organizzativo ed operativo di tipo mafioso. Significativa a tal proposito la sentenza del 26 ottobre 2017 della Corte di Cassazione nell'ambito dell'inchiesta Nuova Alba, che ha riconosciuto il metodo mafioso adottato ad Ostia dalla famiglia Fasciani; o l'episodio in cui un esponente della famiglia Spada (legata ai Casamonica) ha aggredito un giornalista che cercava di intervistarlo ed in cui a distanza di pochi giorni la Dia di Roma ha disposto il fermo dell'aggressore per lesioni e minacce, aggravate dal metodo mafioso.

Nella Capitale, in zona sud est «si segnala l'operatività del clan Casamonica, aggregato criminale storico, che poggia il suo potere su una solida base familiare. Tra le sue attività - prosegue la relazione Dia - primeggiano
«le condotte usuraie ed estorsive, i reati contro la persona, i traffici di droga ed il reimpiego di capitali illeciti».
In questo contesto sono stati eseguiti dalla guardia di Finanza
«il sequestro di quattro società, un cavallo da corsa, nove unità immobiliari e un ristorante per un valore complessivo di oltre 2 mln di euro» nei confronti della famiglia DiGuglielmo, legata ai Casamonica. Secondo quanto indicato nella relazione, ancora a dicembre l'Arma dei carabinieri ha tratto in arresto un esponente del clan Casamonica latitante che doveva espiare una pena di oltre 11 anni di reclusione; nello stesso mese la polizia di stato ha arrestato per estorsione e reati in materia di stupefacenti un altro appartenente alla famiglia casamonica, a novembre la polizia di stato ha arrestato un pluripregiudicato (appartenente alla famiglia Di Silvio, di Latina ed imparentata con i Casamonica e gli Spada), per sequestro di persona a scopo di rapina ed estorsione. 

Nella Capitale, tra i gruppi criminali, si evidenziano sempre di più organizzazioni assimilabili al modus operandi di associazioni mafiose, come quelle in Sicilia, Calabria e Campania. Secondo il documento della Dia, in alcune aree della Capitale ci sono formazioni criminali che, «basate su stretti vincoli di parentela, evidenziano sempre di più modus operandi assimilabili alla fattispecie prevista dall'art. 416 bis».
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