Nessun angolo di Roma appare estraneo al degrado ormai e il corpo a corpo tra inciviltà dei cittadini e inefficienza dell'Ama arriva fino a Fontana di Trevi. In via dell'Archetto l'altro giorno si faceva fatica a camminare, non solo per il flusso di turisti diretto alla fontana, ma anche per quel materasso abbandonato sui sampietrini: un inciampo non solo tra i sampietrini, ma anche sulla strada della civiltà. Passeggiando lungo un vicolo vicino lo spettacolo si ripresentava, implacabile: in piazza della Pilotta, davanti all'Università Gregoriana, un altro materasso era stato abbandonato. Nessuna raccolta straordinaria per quei rifiuti che offendono il decoro del Centro. Ma i materassi abbandonati spuntano anche alla Balduina, in via Pereira ad esempio, e in via di Monteverde.

«Tempo fa c'era un materasso abbandonato in via Topino, vicino a Corso Trieste - denunciano Barbara Lessona e Clara Datti del comitato Amo Quartiere Trieste - ci vogliono maggiori controlli e le multe». Insomma, dopo i frigoriferi abbandonati che suscitarono ampi sospetti nella sindaca Raggi («tanti ingombranti in strada, mi sembra strano...» disse lo scorso anno innescando sui social l'ironia sul frigogate), ora c'è l'epidemia dei materassi lasciati addirittura in Centro. Un virus che le periferie conosco già molto bene. Sul Gruppo Facebook Osservatorio Torpignattara vengono pubblicate ogni giorno foto di ingombranti abbandonati: dai mobili, fino ai materassi. Eppure la raccolta degli ingombranti gratuita assicurata da Ama è ormai ripartita da mesi: a domicilio, per due volte al mese e 12 in un anno si può chiedere gratis il ritiro. Ci sono anche i 14 centri di raccolta fissi. Di notte, poi, girano anche gli operatori del servizio aggiuntivo attivato da Ama che ogni giorno, spiega l'azienda, ritirano oltre 20 tonnellate di ingombranti.