Nel corridoio di camminamento all'interno del monumento, in quelle che erano diventate vere e proprie stanze sommerse da cumuli di immondizia, è stato trovato un deposito di smistamento di metalli (cavi di rame, lamiere e tubi) pronti per essere rivenduti. Gli occupanti abusivi avevano forzato le catene che chiudevano i cancelli d'entrata, sfruttando il fatto che era impossibile vedere l'ingresso al bene archeologico dalla strada.
A loro carico sono emersi precedenti specifici per furto di rame e verranno denunciati per occupazione abusiva e furto di elettricità, poiché con dei cavi si erano allacciati alla rete dell'illuminazione pubblica.
Con l'intervento di Ama è stato possibile ripulire l'area. Al termine sono stati cambiati i lucchetti per impedire nuove occupazioni. Nei prossimi giorni personale della Sovrintendenza Capitolina effettuerà un monitoraggio per verificare eventuali danni nella struttura. Presente sul posto anche l'assessora alla Sostenibilità Ambientale, Pinuccia Montanari.
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