Roma, uccide la figlia a coltellate, poi brucia la casa e si getta dal palazzo

Il palazzo della tragedia in fiamme
di Rosalba Emiliozzi
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Lunedì 28 Maggio 2018, 00:34 - Ultimo aggiornamento: 21:58

Accoltella la figlia 18enne, dà fuoco alla casa, poi si getta dal quarto piano. Omicidio suicidio a Cecchina di Albano, vicino Roma, dove ieri sera alle 20,30 una madre marocchina di 43 anni ha ucciso la figlia 18enne, Yasmine Seffahi, al culmine di una violenta lite. Le grida tra le due donne sono state sentite dagli inquilini del palazzo, ma non c'è stato tempo per chiedere aiuto. Poco dopo dal palazzo si sono levate le fiamme ed è stato il panico.
 

 

E' successo in via Francia a Cecchina, frazione di Albano. I vigili del fuoco hanno sfondato il portone ma per la ragazza non c’era più niente da fare. Era sul pavimento in un lago di sangue, uccisa con una coltellata alla gola, sgozzata con un coltello da cucina lungo e affilato. Nel cortile è stato trovato il corpo senza vita della madre Saliha Masli. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo e della stazione di Cecchina che stanno indagando per capire i motivi del tragico gesto. Si sa che tra le due donne da qualche tempo c'erano forti attriti, ma sembravano integrate, la madre lavorava come collaboratrice domestica e badante,  la figlia frequentava il liceo scientifico di Genzano con profitto. Il padre, invece, è tornato in Marocco. E forse proprio la volontà della madre di tornare nel pase d'origine dal marito, o comunque di lasciare l'Italia può avere scatenato l'ennesima lite tra le due donne. Yasmine, estrosa e allegra, stava bene a Cecchina, non voleva lasciare la scuola e le amiche. L'aveva detto tante volte alla mamma e per questo discutevano. Oggi i carabinieri hanno sentito i vicini di casa, i professori e gli amici di scuola. 

Il palazzo ieri sera è stato evacuato. I vigili del fuoco hanno immediatamente spento le fiamme nell'attico al quarto piano e verificato la staticità dello stabile. La zona del rogo è stata dichiarata inagibile. Il coltello insanguinato è stato sequestrato dai carabinieri. I due corpi sono stati trasferiti all'obitorio di Tor Vergata per l'autopsia disposta dal magistrato.

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