Secondo la ricostruzione dei militari, Castellino, una volta scoperto, avrebbe iniziato ad insultare e spintonare i carabinieri: «Se vi incontro in un corteo o al supermercato vi faccio vedere cosa vi succede», finendo per essere accusato anche per resistenza a pubblico ufficiale.
Il leader romano di Forza Nuova era finito ai domiciliari lo scorso 30 settembre dopo gli scontri con le forze dell'ordine nel quartiere Trullo, quando insieme ad altri militanti aveva cercato di impedire l'assegnazione di una casa popolare a una famiglia di origine eritrea. Una vicenda, per cui la procura la scorso 9 aprile ha chiesto il processo per lesioni, resistenza e percosse a pubblico ufficiale.
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