La famiglia Halinovic di etnia rom era lì da mesi, raccontano i residenti. Ed era tutta lì stanotte quando è scoppiato l'incendio. Un boato, poi le urla, la paura, le fiamme altissime: i loro fratelli, mamma e papà sono riusciti a fuggire, qualcuno è stato estratto dalle lamiere ormai sciolte dal fuoco e aiutato ad uscire dai vigili del fuoco arrivati lì pochi minuti dopo l'allarme. Per Elisabeth, 20 anni, Angelica, 8 e Francesca, appena quattro anni, non c'è stato invece nulla da fare.
La Procura di Roma indaga per omicidio volontario e incendio doloso: all'esterno del camper sono state trovate tracce di liquido infiammabile. I residenti parlano di tanti furti nel quartiere e di un clima di intolleranza sempre più preoccupante.
Ora in quel che resta di quel camper distrutto ci sono resti di vita, un triciclo rosa, qualche piatto, pezzi di vestiti bruciati e davanti alla carcassa un mazzo di fiori, tre rose rosse.
A lasciarlo Nicola, un residente, uno dei tanti che da mesi vedevano quelle persone stazionare lì nel parcheggio: ««Carissime amiche, mi sento in colpa pure io - recita il biglietto - Che Dio vi sia vicino. Mi unisco al dolore della famiglia».
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