Sono pronti «a lasciare a piedi i bambini delle scuole e a far saltare le gite scolastiche». È quanto riferiscono alcuni operatori. Secondo i sindacati e le associazioni di categoria a fronte dell'imponente aumento delle tariffe «si rischiano di perdere centinaia di posti di lavoro - spiega Franco Tinti dell'Anstra - per questo ribadiamo ogni contrarietà ad una disciplina tesa a penalizzare i bus turistici con divieti esclusivi non estesi al traffico ordinario». Tinti spiega che «gli operatori e autisti sono arrabbiati, anche perché non sono stati mai ricevuti dall'assessore Meleo in persona e nessun passo è stato fatto per venirci incontro». Per quanto riguarda il regolamento, che oltre a stabilire nuove tariffe molto più alte per l'accesso alle Ztl bus, riorganizza anche gli stalli per la sosta, «non è il momento di contestare i vizi di natura normativa, ma certamente saranno oggetto di una separata e prossima valutazione innanzi le opportune sedi giudiziarie», ha concluso Tinti lasciando intendere, quindi, che le associazioni di categoria stanno considerando la possibilità di ricorsi.
Possibili disagi nel trasporto da e per gli aeroporti, il porto di Civitavecchia e le principali stazioni cittadine, oltre allo stop degli scuolabus privati.
Il testo voluto dall’assessore alla Mobilità Meleo, che entrerà in vigore dal 2019, aumenta di oltre 10 volte la tariffa: da 2.300 euro a 26.250 euro l’anno per ogni pullman euro 6.
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